NUOVI CRITERI PER LA DIVERSIFICAZIONE DELLE ALIQUOTE IMU
In attuazione dell’art. 1 comma 756 della L. n. 160/2019, il Ministero dell’Economia e delle finanze, con il DM 6 settembre 2024 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 settembre 2024), ha modificato e integrato le fattispecie in cui i Comuni possono diversificare le aliquote IMU.
Si ricorda che il richiamato comma 756 prevede che i Comuni possono differenziare le aliquote IMU esclusivamente in relazione alle ipotesi individuate con apposito decreto del Ministero dell’economia e delle finanze.
Il decreto ministeriale 7 luglio 2023 ha individuato, nel relativo Allegato A, predette fattispecie, prevedendo una lunga serie di casistiche di aliquote differenziate. Tale allegato è, per l’appunto, ora sostituito da quello riapprovato con il DM dello scorso 6 settembre.
Il decreto ribadisce, inoltre, che, ai sensi dell’art. 6-ter comma 1 del DL 132/2023, vi è l’obbligo dei Comuni di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’apposito prospetto, utilizzando l’applicazione informatica messa a disposizione sul portale del MEF.
Dunque, i Comuni che intendono variare le aliquote IMU 2025 dovranno attenersi esclusivamente alle fattispecie predeterminate secondo i criteri recati dal DM 6 settembre 2024.
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