CONTRIBUTO SUPERBONUS 2024 PER I SOGGETTI A BASSO REDDITO – PUBBLICATO IL DECRETO MEF E IL PROVVEDIMENTO OPERATIVO DELL’ADE
Pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell’Economia e delle Finanze il decreto ministeriale del 6 agosto 2024 che contiene le istruzioni per l’erogazione del contributo relativo alle spese sostenute nell’anno 2024 per gli interventi volti alla riqualificazione energetica degli edifici, di riduzione del rischio sismico, fotovoltaici e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, agevolati con il Superbonus nella misura del 70%.
Si ricorda, difatti, che anche per il 2024 sono previsti contributi a fondo perduto per i soggetti con redditi bassi che sostengono spese per interventi agevolati con il Superbonus.
In particolare, l’articolo 1, comma 2, del Dl n. 212/2023 prevede l’erogazione del contributo in relazione alle spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024 a completamento degli interventi agevolati previsti dall’articolo 119, comma 8-bis, primo periodo, del decreto “Rilancio”.
Misura destinata a sostegno dei soggetti con un reddito non superiore a 15mila euro, per le spese relative ai lavori che entro il 31 dicembre 2023 hanno raggiunto uno stato di avanzamento non inferiore al 60%.
Dunque, le spese ammesse al contributo sono quelle sostenute per tali interventi agevolati con Superbonus al 70%.
Ciò posto, l’art. 3 del DM precisa che il contributo è determinato entro un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro, riferito alle spese agevolabili.
Rilevano, in tal senso, solo le spese sostenute per le quali i relativi bonifici risultano effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.
In sostanza, l’importo del contributo richiesto non può essere superiore al 30% delle spese ammesse al contributo (art. 5 DM).
Con il provvedimento del 18 settembre 2024, il direttore dell’Agenzia delle entrate ha approvato il modello, con le relative istruzioni, che i soggetti interessati (o un intermediario delegato) dovranno inviare entro il 31 ottobre 2024, attestando il possesso dei requisiti richiesti.
Ciascun contribuente può presentare un’unica domanda in relazione alle spese sostenute per una sola unità immobiliare.
La domanda deve contenere il codice fiscale del richiedente (o del cuius o del legale rappresentante di chi chiede il contributo) e le dichiarazioni sul possesso dei requisiti per l’ottenimento del contributo a fondo perduto.
L’istanza si compone di:
– un quadro A, per l’indicazione dei dati catastali identificativi dell’unità immobiliare per la quale si richiede il contributo;
– un quadro B, ove indicare i codici fiscali dei componenti del nucleo familiare del richiedente e/o del de cuius, i rispettivi redditi complessivi conseguiti nel 2023, le spese sostenute, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024, dal richiedente e/o dal de cuius e dagli eventuali ulteriori soggetti aventi diritto al contributo e relative agli interventi edilizi per i quali spetta la detrazione, al lordo dell’eventuale sconto in fattura applicato dal prestatore a fronte della cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione.
In relazione a queste spese va indicata la data del primo bonifico effettuato dal richiedente nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.
– un quadro C, che riepiloga i dati indicati dal richiedente, necessari alla determinazione del contributo.
L’Agenzia delle entrate effettuerà la ripartizione dei fondi (pari a 16.441.000 euro) in base al rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e quello complessivo dei contributi richiesti.
Le percentuali di ripartizione saranno comunicate, entro il prossimo 30 novembre, con un ulteriore provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate.
Qualora gli importi stanziati risultassero insufficienti a soddisfare integralmente le domande, sarà data priorità a coloro che adibiscono l’edificio oggetto dell’intervento ad abitazione principale, e ai condomini per l’unità immobiliare che fa parte del condominio stesso e che sono titolari di un diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sull’immobile.
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