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28.10.2024 - lavori pubblici

CODICE APPALTI, IL GOVERNO APPROVA IL CORRETTIVO – BREVE RIEPILOGO DELLE NOVITA’ E LA PRIMA ANALISI DI ANCE

Ance Brescia informa che nel Consiglio dei Ministri dello scorso 21 ottobre il Governo ha approvato la bozza del decreto “correttivo” al Codice dei Contratti, di cui al D. Lgs. 36/2023 (si allega lo schema in word del testo entrato in CdM).

Il testo, prima di venire pubblicato in via definitiva, dovrà ancora ricevere il parere della Conferenza unificata e poi del Parlamento, prima della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale; infatti, mancano ancora i pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari, prima di arrivare all’approvazione definitiva.

Il testo, da quanto si legge sul sito del Ministero competente, “è frutto di una consultazione che il MIT ha promosso lo scorso luglio e che ha coinvolto 94 stakeholders, di cui 77 operatori privati e 17 soggetti pubblici, che hanno presentato circa 630 contributi. Il provvedimento introduce così alcune correzioni a sostegno degli investimenti pubblici, con un focus su dieci macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche, digitalizzazione, e revisione prezzi. Si tratta di un dossier seguito con particolare interesse dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini”.

I punti salienti del decreto correttivo elencati dal MIT sono:

  1. Equo compenso: vengono introdotti due meccanismi per garantire i principi dell’equo compenso al settore dei contratti pubblici. Per gli affidamenti diretti, è garantito un minimo dell’80% del corrispettivo previsto; per le procedure di gara, si tutela l’equo compenso con meccanismi di calmierazione del peso dei ribassi che possono essere formulati sul 35% del corrispettivo, con un risultato sostanziale assimilabile a quello degli affidamenti diretti;
    2. Tutele lavoristiche: è confermata l’applicazione di un unico contratto collettivo nel bando di gara, con nuove linee guida per consentire alle stazioni appaltanti di individuare correttamente il contratto applicabile e per calcolare l’equipollenza delle tutele in caso di ricorso ad un diverso contratto;
    3. Revisione prezzi: si chiarisce il rapporto tra revisione prezzi e principio dell’equilibrio contrattuale; si introduce inoltre un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi sia nel settore lavori che nel settore servizi e forniture in maniera omogenea e con tempi certi;
    4. Incentivi ai dirigenti RUP: esteso l’incentivo tecnico anche ai dirigenti responsabili del procedimento (RUP), superando la precedente limitazione;
    5. Consorzi: razionalizzata la disciplina dei consorzi per evitare distorsioni nelle gare, omogeneizzare la disciplina applicabile ai diversi tipi di consorzi stabili e favorire la competitività;
    6. PMI: introdotte misure per facilitare la partecipazione delle PMI, sia con contratti riservati sotto la soglia europea, sia con una soglia di subappalto del 20% dedicata;
    7. Finanza di progetto: mantenuta la prelazione per il promotore, con una procedura di gara articolata in due fasi per garantire trasparenza e competitività;
    8. Garanzie fideiussorie: semplificate le procedure per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese;
    9. Esecuzione contratti: rafforzate le premialità e le penali per accelerare l’esecuzione delle opere; tipizzate le varianti, per creare certezza sulla fase di esecuzione; introdotto il nuovo istituto dell’accordo di collaborazione;
    10. CCT (Collegio Consultivo Tecnico): promosso come strumento di prevenzione delle controversie, con nuove limitazioni ai costi e facoltà di ricorrere a lodi contrattuali;
    11. Progettazione digitale: innalzata la soglia da 1 mln a 2 mln di euro per la progettazione in modalità digitale, obbligatoria dal 1° gennaio 2025;
    12. Qualificazione delle stazioni appaltanti: si apre il sistema di qualificazione, con incentivi alla qualificazione dei soggetti oggi non qualificati, nonché alla specializzazione dei soggetti aggregatori. Si parte anche con la qualificazione per l’esecuzione, attraverso meccanismi incentivanti che puntano sulla formazione.

La conferenza stampa di presentazione è reperibile a questo link Il sito del Governo: Consiglio dei Ministri n. 101

Per quanto riguarda il punto di vista di Ance, purtroppo si rileva che il correttivo del Codice non contiene alcuni interventi molto attesi dalla nostra categoria, primo tra tutti la revisione prezzi formulata nei mesi scorsi ai tavoli tecnici del Mit in un lungo lavoro di confronto con le stazioni appaltanti e i professionisti. Per la Presidente Ance Federica Brancaccio lo scenario «desta molte preoccupazioni».

In un’intervista rilasciata qualche giorno fa, infatti, la Presidente conferma l’incredulità di fronte al testo normativo che riguarda, ad esempio, la revisione prezzi: “Abbiamo lavorato tantissimo sulla revisione prezzi anche ai tavoli tecnici, spezzando il tabù e spiegando di come non fosse un regalo alle imprese ma il modo per non far bloccare i cantieri, per non far fallire le aziende e far sì che il Pil di questo paese crescesse in maniera sana. Ci ritroviamo invece con un nulla di fatto. Abbiamo fatto delle simulazioni e sul lavoro medio, pluriennale, arrivi a zero in una condizione di normale inflazione. Una doccia fredda, insomma, se unisci la mancata revisione prezzi all’assenza di proroga del caro materiali, come garantiamo il futuro?”

E ancora: “L’effetto della revisione è neutralizzato, il che significa che o è annullato o è minimo con buona pace del Pil di questo paese che senza imprese sane e forti non si costruisce”.

Anche sulle soglie di gara il testo parla chiaro e non le modifica e per la nostra categoria anche questo passaggio risulta deludente: “Noi avevamo chiesto di abbassare la soglia dei 5 milioni sotto la quale si va in negoziata a 3 milioni e chiesto anche un po’ di concorrenza sui settori speciali”.

Si pubblica in allegato il testo dello schema di Correttivo entrato in CdM e la prima analisi effettuata dall’ufficio Direzione Legislazione Opere Pubbliche di Ance.

Gli uffici di Ance Brescia rimangono a disposizione per eventuali chiarimenti.

 

ALLEGATI:

Correttivo – SCHEMA DLGS EV 21 10 2024 CdM

CODICE APPALTI, IL GOVERNO APPROVA IL CORRETTIVO – BREVE RIEPILOGO DELLE NOVITA’ E LA PRIMA ANALISI DI ANCE


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