PACCHETTO INVESTIMENTI – LINEA SVILUPPO AZIENDALE
Regione Lombardia attua la misura: “Investimenti – Linea Sviluppo Aziendale”, parte del nuovo pacchetto economico per le imprese
Facendo seguito alla NEWS di ANCE Lombardia Prot. n. 736/AP/vr del 21 dicembre 2022, si informa che è stato pubblicato, sul BURL, Sere Ordinaria n.14, di lunedì 3 aprile 2023, il D.d.u.o. n. 4640 del 29 marzo 2023, recante: “2021IT16RFPR010 – Approvazione dell’avviso della misura «investimenti – linea sviluppo aziendale» – in attuazione della dgr 7595 del 15 dicembre 2022 – PR FESR 2021-2027 – Azione 1.3.3 «Sostegno agli investimenti delle PMI»”.
La misura con dotazione finanziaria di 115.000.000,00 di euro, di cui 69 milioni di euro su risorse PR FESR 2021-2027 (Fondo di garanzia) e 46 milioni di euro su risorse PR FESR 2021-2027 (Contributo), è volta ad attrarre nuovi investimenti in Lombardia e sviluppare quelli esistenti correlati all’avvio di uno stabilimento produttivo in una nuova sede operativa o all’ampliamento di uno stabilimento operativo.
La Linea Sviluppo Aziendale è volta, dunque, ad agevolare l’attivazione di investimenti delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione (MidCap) per favorire il rafforzamento della loro flessibilità produttiva ed organizzativa, anche in ottica di crescita dimensionale, e il potenziamento della relativa resilienza agli shock endogeni ed esogeni, con particolare riferimento al ricorso alle nuove tecnologie digitali.
Due sono le aree di intervento:
– Area 1 – Sviluppo aziendale Lombardia: si rivolge alle PMI e MidCap con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata in Lombardia.
– Area 2 – Sviluppo aziendale nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale: si rivolge alle PMI e MidCap con sede operativa in cui si intende realizzare l’investimento ubicata nelle zone ex art. 107.3.c del TFUE (di cui all’Aiuto SA.101134/2021/N) riportate nell’allegato 1 alle DGR 4 aprile 2022, n. XI/6225 (Aiuti a finalità regionale).
Per entrambe le Aree, sono ammissibili progetti che comportino investimenti da realizzarsi nell’ambito di piani di sviluppo aziendale finalizzati all’ammodernamento e ampliamento produttivo.
L’importo minimo ammissibile dell’investimento è di 100.000 euro, mentre il massimo è di 3.000.000 euro dato dalla somma di finanziamento assistito da garanzia e contributo massimo.
I progetti dovranno esser realizzati unicamente presso una sede operativa ubicata in Lombardia e dovranno esser realizzati e rendicontati entro 15 mesi dalla data di pubblicazione sul BURL del provvedimento di concessione (è ammessa al massimo una proroga di 3 mesi da chiedere al massimo entro 60 gg prima dei suddetti 15 mesi con adeguata motivazione).
I soggetti beneficiari sono le PMI e le MidCap con sede operativa in Lombardia al momento della concessione della garanzia regionale, già costituite, iscritte e attive al Registro delle imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda di partecipazione al bando (oppure due dichiarazioni fiscali presentate per i soggetti non tenuti al deposito del bilancio) e che rientrino nella classificazione da 1 a 10 secondo la metodologia di Credit Scoring su dati storici del Modello di valutazione per il calcolo della probabilità di inadempimento del Fondo Centrale di Garanzia, conformemente alla D.G.R. n. 7269/2022 ed eventuali s.m.i..
PMI: le imprese rientranti nella definizione di micro, piccola e media impresa secondo i parametri riportati nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e s.m.i., ovvero la categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro. All’interno della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa un’impresa che occupa meno di 50 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro. All’interno della categoria delle PMI, si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
MidCap: (o Imprese a media capitalizzazione, incluse le piccole imprese a media capitalizzazione): si intende le imprese, che non rientrano tra le PMI, che presentano un organico fino a un massimo di 3.000 dipendenti, secondo la definizione di cui al Regolamento (UE) n. 1017/2015 del 25 giugno 2015, art. 2, punti 6 e 7.
Con il provvedimento viene approvata, inoltre, la Scheda Tecnica della misura «Investimenti – Linea Sviluppo Aziendale» – Allegato B, che dovranno sottoscrivere gli intermediari finanziari che aderiscono alla convezione quadro di cui alla d.g.r. 14 novembre 2022, n. XI/7345.
L’Agevolazione si compone di:
– una garanzia regionale gratuita su un Finanziamento a medio lungo termine erogato dai Soggetti finanziatori e finalizzato ad ottenere le risorse finanziarie necessarie per l’investimento;
– un contributo a fondo perduto concesso, in percentuale, sui costi ammissibili di Progetto, erogato a saldo dopo la verifica della rendicontazione della spesa.
Le Agevolazioni saranno concesse:
- qualora la sede operativa in cui l’impresa beneficiaria intende realizzare l’investimento non sia ubicata nelle aree a finalità regionale:
o per le PMI, in alternativa, a scelta del Soggetto beneficiario:
- nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013;
- nel rispetto dell’articolo 17 del Regolamento n. 651/2014.
o per le MidCap: nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013;
- qualora la sede operativa in cui l’impresa beneficiaria intende realizzare l’investimento sia ubicata nelle aree a finalità regionale, l’Agevolazione sarà concessa ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento n. 651/2014.
Per le MidCap in art. 14 GBER (Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e s.m.i. che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del TFUE) che intendono diversificare l’attività di uno stabilimento, per la normativa Aiuti di Stato, le nuove attività non devono esser uguali o simili a quelle svolte precedentemente nello stabilimento; quindi, non devono rientrare nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre primario o secondario) della classificazione statistica delle attività economiche Istat ATECO 2007 rispetto all’attività svolta precedentemente al Progetto.
I massimali di intensità di aiuto (Contributo + Equivalente Sovvenzione Lordo della Garanzia) sono riportate all’interno degli art. B.1.b Entità e forma dell’Agevolazione e B.1.c Regime di aiuto. Di seguito si riporta una sintesi.
Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese effettivamente sostenute a partire dal giorno successivo alla data di invio informatico al protocollo della domanda di partecipazione, purché funzionali al Progetto:
- a) acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;
- b) acquisto di software e licenze d’uso; costi per servizi software di tipo cloud e saas per un periodo non superiore ai 12 mesi di servizio, ammissibili solo per il regime de minimis e art. 14 del GBER (Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e s.m.i. che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del TFUE);
- c) acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione;
- d) opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), nel limite del 20% di tale voce di spesa.
Per le MidCap che presentano domanda a valere sull’Area 2 – Sviluppo aziendale nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale e quindi nel rispetto del regime ex art. 14 GBER (Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e s.m.i. che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del TFUE), i costi degli attivi immateriali, derivanti dalla somma delle spese di cui alle precedenti lettere b) e c), sono ammissibili non oltre il 50% dei costi totali di investimento ammissibili.
In ogni caso, i Progetti devono soddisfare il principio DNSH (Do No Significant Harm), tenendo conto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto di Valutazione Ambientale Strategica (Rapporto Ambientale) del PR FESR 2021-2027, come indicato all’art. B.3 comma 6 del provvedimento.
Soggetto gestore del bando è Finlombarda S.p.A..
Si informa inoltre che le domande potranno esser presentate dalle ore 10:30 del 13 giugno 2023 e fino ad esaurimento delle risorse.
La tipologia di procedura utilizzata è “valutativa a sportello”: le domande sono valutate in ordine cronologico di presentazione e sono oggetto prima di verifica del rispetto dei requisiti di ammissibilità (formali e soggettivi) e successivamente di un’istruttoria tecnica.
La domanda di partecipazione al bando, corredata dalla delibera di Finanziamento di un Soggetto finanziatore, deve essere presentata, pena la non ricevibilità, dal Soggetto richiedente obbligatoriamente in forma telematica, per mezzo di Bandi online disponibile all’indirizzo: www.bandi.regione.lombardia.it.
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