Sono premiali e non obbligatori i criteri previsti dalla Scheda 5, relativa agli “Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici”: lo ribadisce l’IFEL, aggiornando il Quaderno Operativo 1 del Vademecum, predisposto per supportare le stazioni appaltanti nell’applicazione del principio comunitario “non arrecare un danno significativo all’ambiente” (DNSH).

Il chiarimento riguarda in particolare i criteri relativi all’efficienza energetica dei mezzi d’opera ed è volto a risolvere una criticità emersa a seguito del webinar sull’applicazione del principio DNSH, realizzato dall’Ance con il supporto della Ragioneria Generale dello Stato.

Infatti, nella prima versione del Quaderno Operativo si suggeriva alle stazioni appaltanti – “qualora il progetto generi impatti sulla componente “clima”, con conseguenti emissioni di GHG che possono causare un danno significativo all’obiettivo mitigazione dei cambiamenti climatici” – di prevedere come obbligatori, tra gli altri, il possesso dei seguenti requisiti:

• mezzi d’opera ad alta efficienza quali gli ibridi (elettrico – diesel, elettrico – metano, elettrico-benzina) oppure, se diesel, almeno Euro 6 o superiore;
• trattori e mezzi d’opera non stradali (NRMM o Non-road Mobile Machinery).

Tale previsione, se applicata indiscriminatamente e soprattutto in assenza di una adeguata valutazione da parte della stazione appaltante, rischiava di compromettere il buon esito delle procedure di gara, per l’impossibilità, nella generalità dei casi, di reperire tali tipologie di macchinari.

A seguito del tempestivo intervento di aggiornamento da parte dell’IFEL, è stato quindi chiarito che tali criteri non sono in alcun modo obbligatori, ma al contrario sono solo premiali, in linea con quanto previsto anche dalla Guida Operativa della Ragioneria dello Stato.