CARO MATERIALI NEI LAVORI PUBBLICI – NUOVO MODELLO DI ISTANZA PER RICHIEDERE IL RIEQUILIBRIO DELLE CONDIZIONI CONTRATTUALI DISPONIBILE PER LE IMPRESE ASSOCIATE
A causa dell’inasprirsi della corrente congiuntura di mercato e del rincaro dei materiali da
costruzione, Ance Brescia mette a disposizione delle imprese associate un nuovo modello di lettera per richiedere alle stazioni appaltanti il riequilibrio delle condizioni contrattuali, ove l’impresa si trovasse nell’impossibilità di garantire l’esatta esecuzione del contratto d’appalto. Si tratta di un passo ancora più deciso rispetto al modello di istanza per una mera sospensione dei lavori già messo a disposizione nelle scorse settimane, in quanto paventa la possibile risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta.
Il documento, che le imprese associate possono chiedere all’indirizzo sara.meschini@ancebrescia.it, deve essere adattato secondo le varie circostanze.
L’istanza ribadisce la sussistenza di forti criticità operative sul normale andamento delle attività di cantiere, a seguito dei numerosi eventi legati al contesto economico e geopolitico internazionale.
Come noto, nel corso delle ultime settimane, anche il settore delle costruzioni è stato investito da un ulteriore, repentino ed incontrollabile aumento dei prezzi di diverse materie prime e di fonti di energia, aggravato, fra l’altro, dal conflitto russo-ucraino in corso.
In particolare, nelle premesse del documento si evidenziano i fenomeni inflattivi e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, che stanno producendo straordinari incrementi dei prezzi di acquisto praticati dalle aziende fornitrici, nazionali ed estere. Il riferimento è all’eccezionale aumento, a partire dalla fine del 2020, dei prezzi dell’acciaio, del cemento, dei prodotti petroliferi, del rame, dei materiali plastici e dei loro derivati, con una vertiginosa impennata dei relativi costi che sta determinando un’alterazione dell’equilibrio contrattuale.
A ciò si sono aggiunti gli straordinari rincari dei costi dell’energia elettrica, del gas e del petrolio, ulteriormente aggravati dall’esplosione del conflitto russo-ucraino; il rallentamento delle attività dei principali centri di trasformazione siderurgici e degli impianti per la produzione di tutti i materiali utilizzabili in edilizia, con un micidiale effetto domino: meno produzione, meno importazioni, meno offerta e prezzi sempre più alti.
Con l’istanza vengono proposte diverse alternative alle stazioni appaltanti:
- la concessione, di una congrua proroga dei termini contrattuali;
- la sospensione totale delle lavorazionia causa di una circostanza speciale tale da impedire la regolare prosecuzione dei lavori;
- l’adozione, di una variante in corso d’operache introduca una clausola di revisione prezzi tale da scongiurare carenze di effettività dell’offerta economica presentata in fase di gara;
- il riconoscimento di un equo compensovolto a ristorare l’appaltatore delle gravi difficoltà di esecuzione;
- l’adozione di misure volte alla riconduzione ad equità delle condizioni contrattuali, a fronte della situazione di eccessiva onerosità sopravvenuta.
Infine, nello schema viene appunto introdotta la riserva di risoluzione del contratto in assenza di soluzioni negoziali da parte della Stazione Appaltante.
L’istanza è, appunto, un fac-simile che va opportunamente personalizzato e adattato alla
fattispecie concreta.
Gli uffici di Ance Brescia sono a disposizione delle imprese associate per valutare insieme, sulla base della situazione specifica, l’opportunità di utilizzarle il nuovo modello di istanza.
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