PROPOSTE ANCE SUL CARO MATERIALI ED ENERGIA
Si informa che in Aula della Camera, nella seduta del 15 marzo 2022, sono state presentate due Interrogazioni parlamentari sull’aumento dei prezzi delle materie prime e dei materiali da costruzione, in cui le proposte e le dichiarazioni di Ance vengono riprese e citate.
Di seguito, viene proposta la sintesi.
1) Interrogazione n. 4-11584 primo firmatario l’On. Daniela Cardinale del Gruppo Misto-Centro Democratico
In particolare, nelle premesse dell’Atto, è stata citata Ance evidenziando come:
-la situazione ormai «fuori controllo […] perché scarseggiano i materiali e molti impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del PNRR si fermeranno tutti»;
Inoltre viene sottolineato che:
-l’allarme è rilanciato dalle delegazioni regionali della medesima Associazione, fra le quali si segnala quella siciliana, che avverte che le imprese hanno già cominciato a bloccare i cantieri e a porre il personale in cassa integrazione per le difficoltà di approvvigionamento dei materiali, mettendo seriamente a rischio l’esistenza stessa dell’intero comparto della regione;
-gli operatori del settore lamentano sia il mancato riscontro del Governo al richiesto confronto sul tema, sia l’impossibilità di far fronte ai nuovi rincari, anche a causa della mancata liquidazione e pagamento, da parte delle stazioni appaltanti, fra le quali Anas s.p.a., delle somme dovute in esecuzione dei provvedimenti assunti già a far data dal maggio 2021, con il decreto «sostegni-bis»;
-a tal proposito, gli appaltatori dichiarano la situazione ormai insostenibile, paventando il concreto pericolo che nell’immediato si giunga al blocco dell’edilizia pubblica e dei progetti da finanziare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, così vanificando pure gli effetti delle disposizioni volte alla semplificazione delle procedure onde accelerare i tempi di esecuzione.
Alla luce dei fatti esposti viene chiesto al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro dello sviluppo economico di attuare misure affinché si giunga al rapido pagamento delle somme dovute in adempimento alla disposta compensazione dei prezzi straordinaria, nonché per fronteggiare il continuo ed indiscriminato aumento dei prezzi delle materie prime e dei materiali da costruzione, tutelando le imprese e i lavoratori e per garantire la cantierizzazione e la prosecuzione delle opere già in fase di realizzazione.
2) Interrogazione n. 5-07706 primo firmatario On. Walter Rizzetto del Gruppo FdI
In particolare, nelle premesse dell’Atto, viene evidenziato che:
-i lavoratori del settore delle opere pubbliche denunciano una situazione insostenibile che mette a rischio posti di lavoro e spettanze economiche, per le difficili condizioni in cui sono costrette ad operare le imprese in cui sono impiegati a causa dell’aumento generalizzato del costo dei materiali;
-l’assenza di un meccanismo revisionale dei prezzi non consente di riparare alle distorsioni che sono emerse; a fronte di questa situazione, si ritiene che i provvedimenti assunti dal Governo non siano adeguati per salvaguardare lavoratori e imprese e, sotto alcuni profili, addirittura dannosi;
-al riguardo, infatti, l’Ance, anche attraverso l’impugnazione di alcuni decreti ministeriali in materia, denuncia la metodologia di rilevazione dei prezzi e la obsoleta lista ministeriale di materiali che non consentono alle imprese di avere ristori adeguati in relazione agli effettivi aumenti dei costi di realizzazione delle opere;
-qualora i meccanismi di ristoro non vengano tempestivamente corretti, le imprese saranno costrette a rallentamenti e blocchi di lavoro, fino ad arrivare alla richiesta di risoluzione dei contratti alle amministrazioni. Del resto, stanno lavorando senza nessuna assicurazione di rientro degli ingenti extra costi che devono sostenere;
-tutto ciò, con le ovvie ripercussioni che ci saranno anche nei confronti dei lavoratori. Molte imprese, infatti, hanno già annunciato l’intenzione ricorrere alla cassa integrazione delle maestranze.
Alla luce dei fatti esposti viene chiesto al Ministro del lavoro e delle politiche sociali quali iniziative di competenza intenda assumere per tutelare i lavoratori impiegati nelle aziende che operano nel settore delle opere pubbliche, anche mediante l’istituzione di uno specifico tavolo di concertazione, a fronte del momento di grave difficoltà dei soggetti coinvolti come esposto in premessa per eventi non prevedibili.
Si allegano inoltre, i dossier che raccolgono le principali uscite stampa sull’allarme lanciato da Ance per il caro materiali.
Gli uffici di Ance Brescia rimangono a disposizione per eventuali chiarimenti.
IN ALLEGATO
Dossier_uscite_locali_11-30_marzo_2022_
dossier uscite nazionali 11-30 marzo_2022
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