PNRR – IL MIMS PUBBLICA LA RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE CON IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI AL 30 GIUGNO 2022 – AVVIO DEL SISTEMA REGIS
Ance Brescia comunica che è stata pubblicata la nuova Relazione sullo Stato di Attuazione del PNRR del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, aggiornata al 30 giugno 2022. Oltre all’aggiornamento sullo stato dei singoli interventi e delle riforme di competenza del Mims, il documento riporta una descrizione delle attività svolte dal Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e dalla Commissione Nazionale per il Dibattito pubblico.
Nella relazione, il MIMS specifica di essere responsabile di interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal Piano Nazionale Complementare (Pnc) per complessivi 61,4 miliardi di euro, emanando fino ad ora atti di ripartizione e assegnazione delle risorse per 60,6 miliardi di euro, pari al 98,6% del totale. Inoltre, grazie ai recenti decreti sulla sperimentazione dell’idrogeno nei settori ferroviario e stradale, entro la fine dell’anno verranno ripartite le rimanenti risorse.
Si tratta di obiettivi che puntano, per il 2026, al raggiungimento, di 57 tra traguardi (milestones) e obiettivi (target) del Pnrr (47 investimenti e 10 riforme) e di 170 target relativi ai 22 investimenti del Pnc.
Scendendo nel dettaglio, il Mims ha finora raggiunto 13 obiettivi del PNRR (9 europei e 4 target intermedi). Inoltre, ha già raggiunto i seguenti tre obiettivi con scadenza a dicembre 2022:
- semplificazione normativa e rafforzamento della governance per gli investimenti delle infrastrutture di approvvigionamento idrico;
- semplificazione del processo di pianificazione strategica delle Autorità di sistema portuale;
- semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing nelle banchine dei porti.
Con il raggiungimento degli obiettivi del primo semestre dell’anno prendono concretamente forma alcuni importanti tasselli del Piano di trasformazione del Paese. La richiesta di pagamento della seconda rata, inviata alla Commissione europea, porterà all’erogazione nei prossimi mesi di 21 miliardi di euro, al netto del prefinanziamento già riscosso, che andranno a sostenere il cambiamento in alcuni settori strategici del Paese.
Gli investimenti e le riforme approvate nei primi sei mesi del 2022, che sono consultabili alla pagina di attuazione del Piano, in costante aggiornamento, riguardano in particolare sanità, scuola, cultura, digitalizzazione e ambiente.
Ecco i principali:
- La nuova sanità territoriale,un impegno preso dal PNRR non solo nei confronti di pazienti più bisognosi, ma anche verso molte famiglie che al momento, in alcuni contesti territoriali, si trovano sole a gestire i problemi della cura dei più fragili. In particolare, con l’adozione del c.d. decreto 71 è definito il nuovo modello organizzativo e con la firma degli accordi tra il Ministero della Salute e le Regioni/Province autonome sono approntati gli strumenti che definiscono i requisiti per la nuova assistenza, con la riorganizzazione della medicina territoriale in case della comunità (almeno 1.350), ospedali di comunità (almeno 400) e centrali operative territoriali (almeno 600). L’obiettivo al 2026 è quello di avere queste strutture interconnesse, tecnologicamente attrezzate, completamente operative e funzionanti.
- Inoltre, entro il 2026 gli strumenti di telemedicina dovranno consentire di fornire assistenza ad almeno 800.000 persone over 65 anni in assistenza domiciliare.
- Rigenerazione urbana. Per la riqualificazione e la valorizzazione dei territori si firmano 158 convenzioni per i programmi innovativi della qualità dell’abitare (PInQuA); si assegnano, inoltre, a 483 Comuni risorse per 1.784 opere di rigenerazione urbana e ad almeno 250 borghi risorse per un programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale attraverso l’attrattività e il rilancio turistico; stipulati 6 accordi per rafforzare la valorizzazione turistica e culturale di Roma Caput mundi.
- Finanziamenti per la cultura. Altri importanti interventi sono volti alla valorizzazione del patrimonio culturale, tra cui parchi e giardini storici, architettura e paesaggio rurale, il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei e la sicurezza sismica nei luoghi di culto.
- Riforma degli appalti pubblici. Con l’approvazione della legge delega in tema di appalti pubblici, si consente il riordino di un settore che rappresenta quasi il 10% del PIL nazionale. Tra i principali obiettivi associati alla riforma, quello della riduzione dei tempi della fase di aggiudicazione degli appalti, nonché quello della digitalizzazione, qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti (che ad oggi ammontano a circa 40mila).
- Trasformazione digitale. Con gli obiettivi di giugno si entra nella fase di realizzazione dei nuovi progetti di connessione, con l’aggiudicazione dei progetti relativi a scuole, strutture sanitarie, isole minori e territorio, incluse le aree oggi meno connesse. Uno sforzo ingente di connessione che consentirà di fornire servizi e opportunità, in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, concorrendo tra l’altro ad abbattere i divari formativi, sanitari e sociali del Paese.
- Istruzione e università. E’ stata riformata la carriera dei docenti con la definizione di nuovi sistemi di reclutamento e di formazione della classe docente. Nel settore della ricerca le novità più importanti sono L’aggiudicazione dei progetti riguardanti i cinque Campioni nazionali per la ricerca, costituiti da università ed enti di ricerca sulle key enabling technologies (simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni; tecnologie dell’Agricoltura; sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA; mobilità sostenibile; biodiversità); con la costituzione di 11 Ecosistemi dell’innovazione sul territorio nazionale, costituiti da università statali e non statali, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati per interventi di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento; con la promozione della mobilità dei ricercatori e la semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca; con il finanziamento (pari a 550 milioni di euro) e la valorizzazione delle start up attive nelle filiere della transizione digitale ed ecologica.
- Transizione ecologica. Sono stati definiti la strategia nazionale dell’economia circolare e il programma nazionale per la gestione dei rifiuti. La Strategia nazionale individua le azioni, gli obiettivi e le misure per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare. Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti costituisce a sua volta uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia nazionale, trattandosi di uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione e gestione dei rifiuti, preordinato a orientare le politiche pubbliche e incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare. Sono, inoltre, aggiudicati i contratti per la costruzione di impianti di produzione degli elettrolizzatori: una filiera industriale importante per la produzione di idrogeno verde.
- Completamento della Riforma della Pubblica Amministrazione. La riforma del pubblico impiego può beneficiare di una nuova spinta su concorsi, formazione e mobilità dei dipendenti, con l’obbligo di accedere al portale inPA per tutte le procedure di selezione, in prima battuta per le amministrazioni centrali, e il rafforzamento di Formez PA e della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
Sono invece in fase avanzata di attuazione gli ultimi due obiettivi del quarto trimestre previsto per quest’anno, che riguardano la riforma delle concessioni portuali e l’affidamento lavori per l’alta velocità ferroviaria Napoli-Bari e Palermo-Catania.
Per quanto riguarda gli investimenti di competenza del Mims, i cui obiettivi previsti per il 2022 sono stati già conseguiti essi comprendono:
- il Programma Innovativo qualità dell’Abitare (PINQuA) per il quale dovevano essere firmate le convenzioni con gli enti beneficiari del finanziamento;
- la milestone relativa allo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS), con l’affidamento dei due Accordi Quadro multi-tecnologici relativi alle attività di progettazione e realizzazione.
In riferimento al Piano nazionale complementare, il MIMS segnala di avere raggiunto tutti i 32 obiettivi previsti per il 2021, mentre nel primo semestre 2022 sono stati conseguiti solo 25 dei 31 target attesi.
I sei mancanti, riguardanti investimenti per l’upgrading e il refitting delle navi e l’acquisto di mezzi interoperabili e la realizzazione di raccordi per il trasporto ferroviario delle merci, attendono a breve l’autorizzazione della Commissione europea. Infine, dopo che la prima gara per l’acquisto di tre navi da impiegare nello Stretto di Messina era andata deserta, Rfi ha provveduto a pubblicare un nuovo bando prevedendo risorse aggiuntive per l’acquisto di due navi con l’opzione per una terza.
Per quanto riguarda il monitoraggio e la rendicontazione del PNRR sono state pubblicate nella sezione documenti del portale Italia Domani le circolari numero 26 e numero 27 relative alla rendicontazione e al monitoraggio della spesa e degli obiettivi relativi alle misure contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In particolare, la Circolare numero 26 prevede che le attività di rendicontazione sul sistema informatico ReGiS, connesse ai 45 milestone/target con scadenza nel primo semestre 2022, debbano essere concluse entro e non oltre il 24 giugno 2022. Sono inoltre presenti gli allegati necessari alle Amministrazioni per certificare il raggiungimento dei Target e dei Milestone.
La Circolare numero 27 indica nel dettaglio le modalità con cui i soggetti coinvolti nel processo di monitoraggio andranno ad alimentare il sistema ReGiS, sviluppato dalla Ragioneria Generale dello Stato e rivolto alla rilevazione e diffusione dei dati di monitoraggio del PNRR ed a supportare gli adempimenti di rendicontazione e controllo previsti dalla normativa vigente.
Il sistema ReGiS rappresenta la modalità unica attraverso cui le Amministrazioni centrali e territoriali interessate possono adempiere agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR.
Per accedere a ReGiS, è possibile registrarsi qui.
Le ‘Linee guida per il monitoraggio del PNRR’, allegate, forniscono le principali indicazioni operative. Nel dettaglio, vengono indicati:
- a) I soggetti coinvolti: le amministrazioni centrali titolari delle misure e i soggetti attuatori
- b) La struttura del ReGiS.
Il sistema Regis è articolato in tre sezioni
- Misure (investimenti o riforme): in questa sezione le Amministrazioni centrali registrano le informazioni a livello di programmazione e a livello di attuazione procedurale (bandi, decreti, convenzioni), fisica (avanzamento materiale della misura) e finanziaria (trasferimenti effettuati e spesa sostenuta).
- Milestone e Target: vengono registrati i dati relativi agli obiettivi previsti per le misure di competenza delle Amministrazioni centrali, a livello di pianificazione e di attuazione
3. Progetti: i Soggetti attuatori registrano tutte le informazioni sui progetti di rispettiva competenza e in particolare con i dati riguardanti l’esecuzione procedurale, la realizzazione fisica e l’esecuzione finanziaria - c) Aggiornamento dei dati di monitoraggio: le Amministrazioni titolari sono tenute ad assicurare la registrazione e la validazione delle informazioni con cadenza mensile, nel termine massimo dei 20 giorni successivi all’ultimo giorno di ciascun mese.
Hanno accesso al sistema ReGiS le unità di missione presso le amministrazioni titolari, gli uffici e le strutture coinvolte nell’attuazioni e i soggetti attuatori. Hanno accesso, in modalità consultazione, anche tutti gli attori istituzionali coinvolti. La Ragioneria Generale dello Stato ha previsto un supporto tecnico specifico per agevolare l’operatività del sistema e per risolvere le problematiche di carattere tecnico/operativo, con un Service Desk dedicato.
Dopo la pubblicazione della circolare sul monitoraggio delle misure PNRR, inoltre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha avviato un ciclo di incontri formativi per illustrare funzionamento e modalità di utilizzo del sistema Regis, sviluppato dalla Ragioneria Generale dello Stato e rivolto alla rilevazione e diffusione dei dati di monitoraggio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed a supportare gli adempimenti di rendicontazione e controllo previsti dalla normativa vigente. Gli incontri si sono rivolti a circa 1000 utenti.
Gli uffici di Ance Brescia sono a disposizione per i necessari chiarimenti.
IN ALLEGATO
Relazione stato di attuazione PNRR
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