OPERE A SCOMPUTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E LINEA GUIDA ANAC SUL “SOTTO-SOGLIA” – NIENTE DEROGHE ALLE GARE SE L’IMPORTO TOTALE SUPERA LE SOGLIE UE
Il Consiglio di Stato nel parere rilasciato lo scorso 2 maggio in relazione all’aggiornamento delle linee guida Anac sugli appalti sotto soglia (La Linea Guida n. 4) ribadisce la linea dura sull’obbligo di gara per l’assegnazione dei lavori di urbanizzazione eseguiti a scomputo degli oneri dovuti dalle imprese titolari di un permesso di costruire. Per i giudici di Palazzo Spada, per utilizzare la deroga prevista dal Testo unico edilizia che consente di bypassare la gara pubblica è necessario che l’importo dei lavori di urbanizzazione – considerati alla stregua di un’opera unitaria a prescindere da ogni eventuale suddivisione- sia sempre inferiore alle soglie comunitarie fissate in 5,5 milioni, senza possibilità di frazionare gli interventi per tipologia o lotti.
Da quest’ultimo punto di vista il parere è interessante perché consente di cogliere appieno le difficoltà di interpretazione in cui imprese e stazioni appaltanti rischiano di trovarsi nell’attesa che si materializzi il regolamento unico al codice appalti. Nel rispondere alla richiesta avanzata dall’Anac, i giudici di Palazzo Spada non mancano infatti di segnalare che, nel frattempo, è arrivato al traguardo il decreto Sblocca-cantieri che da un lato impone di assorbire anche le linee guida sul sotto soglia nel nuovo regolamento unico, e da un altro «ripensa» in modo più generale, «il ruolo delle linee guida Anac». D’altra parte, continuano i giudici, c’è anche da considerare che le linee guida rimarranno in vigore fino all’arrivo del regolamento. E questo impone di dare almeno alcune risposte, nel tentativo di limitare al minimo le incertezze.
Tra queste c’è il parere sulle opere di urbanizzazione, questione sollevata anche da Bruxelles con la procedura di infrazione sulle direttive appalti aperta a febbraio.
Un’altra precisazione riguarda l’individuazione del carattere transfrontaliero degli appalti sotto soglia con l’indicazione dei passaggi che le stazioni appaltanti devono seguire per non incorrere in equivoci. Infine, i giudici sono favorevoli all’innalzamento della soglia (da mille a cinquemila euro) al di sotto della quale è possibile derogare al principio di rotazione degli appalti, dandone una sintetica motivazione nella delibera a contrarre.
Si pubblica di seguito il Parere del Consiglio di Stato.
Cds_parere_sottosoglia_Urbanizzazioni
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