NUOVE MISURE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE
La Legge 220/2016, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 277 del 26/11/2016 e in vigore dall’11 dicembre prossimo, contiene disposizioni per promuovere e sostenere il cinema e l’audiovisivo, tra cui un “Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali” (art. 28).
Il Piano straordinario è finalizzato alla riattivazione delle sale chiuse o dismesse, alla realizzazione di nuove sale, alla ristrutturazione e all’adeguamento funzionale di quelle in esercizio e viene attuato mediante due misure e cioè:
lo stanziamento di 120 milioni/€ per gli anni dal 2017 al 2021 per la concessione di contributi a fondo perduto ovvero in conto interesse sui mutui o sulle locazioni finanziarie accese per realizzare gli interventi riqualificazione/nuova costruzione.
Tali fondi costituiscono la dotazione complessiva di una apposita sezione del Fondo per il cinema e l’audiovisivo, istituito dall’art. 13 della Legge 220/2016, così suddivisa: 30 milioni/€ per gli anni 2017, 2018 e 2019, 20 milioni/€ per il 2020 e 10 milioni/€ per il 2021 (art. 28, comma 1).
Le disposizioni applicative e le condizioni per l’accesso al beneficio (es. soggetti beneficiari, limiti massimi di concessione fondi, ecc.) saranno stabiliti con un decreto del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro dei beni culturali, che dovrà essere emanato entro 120 gg dalla data di entrata in vigore della Legge (art. 28, comma 2). Priorità nella concessione dei contributi sarà comunque data alle sale che garantiscano la fruizione di altri eventi culturali in grado di contribuire alla sostenibilità economica della struttura, mentre le sale presenti nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti avranno particolari condizioni agevolative nella concessione del contributo (art. 28, comma 3); il potere attribuito alle Regioni e alle Province autonome di introdurre previsioni urbanistiche ed edilizie dirette, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, ad incentivare la ristrutturazione delle sale cinematografiche e dei centri culturali multifunzionali, anche mediante interventi di demolizione e ricostruzione con incrementi volumetrici quale misura premiale (art. 28, comma 5).
La norma si inserisce espressamente nel quadro delle iniziative statali per la riqualificazione urbana e la rigenerazione delle periferie e delle aree urbane degradate (vedi, da ultimo, il cd. “Programma straordinario periferie” varato dalla Legge di stabilità 2016 con termine per la presentazione dei progetti di intervento scaduto lo scorso 29 agosto) e risulta in attuazione dell’art. 5, commi 9 e ss. del decreto legge 70/2011 cd. “Legge nazionale quadro per la riqualificazione incentivata delle aree urbane”.
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