RIFORMA DEL CATASTO – CHIARIMENTI SULLE MODALITÀ DI COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI CENSUARIE
(C.M. 3/E/2015)
Designazione, in ciascuna delle sezioni delle Commissioni censuarie locali, di componenti con professionalità coerenti con i compiti rispettivamente assegnati a ciascuna di esse (catasto urbano e dei terreni).
Questo il principio espresso dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 18 febbraio 2015, n.3/E, che fornisce i primi chiarimenti in ordine alle modalità di costituzione e funzionamento delle future Commissioni censuarie, disciplinate dal D.Lgs. 198/2014, in attuazione della legge delega fiscale (art.2 legge 23/2014 – riforma del catasto).
In merito, nel corso di un incontro fra l’ANCE e l’Agenzia delle Entrate, tenutosi lo scorso 19 febbraio, è stata ribadita la garanzia della presenza obbligatoria delle associazioni di categoria del settore immobiliare nelle diverse articolazioni delle Commissioni censuarie (centrale e locali, in conformità con quanto previsto dall’art.2, co.3, lett.a, della legge 23/2014).
E’ stata confermata, altresì, la possibilità, per le organizzazioni maggiormente rappresentative operanti nel settore immobiliare (da individuare mediante apposito Decreto del Ministero dell’economia e finanze), di ricorrere presso la Commissione censuaria centrale contro le decisioni delle Commissioni censuarie locali con riferimento alle «metodologie di elaborazione dei prospetti delle categorie e classi delle unità immobiliari urbane e dei relativi prospetti delle tariffe d’estimo di singoli comuni» (art.15, co.1, lett.a, e co.2).
Si ricorda che le nuove Commissioni censuarie si insedieranno entro un anno dall’entrata in vigore del D.Lgs. 198/2014 (ossia entro il 28 gennaio 2016), mediante Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che stabilirà un’unica data di insediamento a livello nazionale (art.21). Fino ad allora, continueranno ad operare le attuali Commissioni censuarie, disciplinate dal D.P.R. 650/1972.
Per completezza, si evidenzia che il Consiglio dei Ministri ha, per ora, rimandato l’esame preliminare dello Schema di D.Lgs. che definirà, tra l’altro, i criteri relativi alla determinazione delle funzioni statistiche, su cui si baseranno i nuovi valori immobiliari (valore patrimoniale e rendita media ordinaria) per la riforma del catasto.
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