18.05.2009 - tributi

STUDI DI SETTORE – CORRETTIVI ANTICONGIUNTURALI

STUDI DI SETTORE – CORRETTIVI ANTICONGIUNTURALI

Nella riunione del 2 aprile 2009, la Commissione degli Esperti per gli Studi di Settore ha riconosciuto ufficialmente lo stato di crisi del settore dell’edilizia per il periodo d’imposta 2008, ed ha approvato i primi interventi di correzione per adeguare gli Studi alla realtà economica attuale.
Nel corso dell’incontro è stato reso noto che la SO.SE. (Società per gli Studi di Settore) ha individuato 4 tipologie di correttivi da applicare agli Studi di Settore, che avranno l’effetto di ridefinire la stima dei ricavi relativi al 2008.
Ciò è stato possibile a seguito sia dell’analisi delle informazioni contenute negli appositi questionari, inviati dalle imprese, sia dell’elaborazione dei dati, relativi agli effetti della crisi, acquisiti da organismi specializzati in campo economico-aziendale (Banca d’Italia, Istat, Isaie, Prometeia).
In particolare, le misure approvate dalla Commissione degli Esperti riguardano:
1. in modo differenziato, i settori che, nel primo semestre del 2008, hanno subito maggiormente l’aumento dei costi delle materie prime e del carburante, al fine di arrestare l’effetto negativo dovuto all’incremento del costo del venduto o della produzione di servizi;
2. i settori produttivi che hanno subito una significativa alterazione nei margini di redditività, associata ad una tendenziale diminuzione dei ricavi, allo scopo di mantenere, anche in tale ipotesi, in equilibrio il modello di stima dei ricavi;
3. tutti gli Studi di Settore, con un intervento che renda più equilibrati i modelli di stima dei ricavi, tenendo conto di eventuali rigidità degli stessi a fronte di «una sistematica contrazione dei ricavi/compensi», che siano collegate a difficoltà di adattamento della struttura produttiva nel breve periodo, in funzione degli effetti della crisi (ad esempio, in presenza di difficoltà produttive riferite al territorio);
4. l’adeguamento dell’analisi effettuata mediante gli “indicatori di normalità economica”, ove le variabili oggetto di tale analisi risultino alterate a causa della crisi economica.
Ad esempio, nel caso in cui, per effetto della crisi, si sia verificato un aumento dell’invenduto, che abbia provocato un incremento delle rimanenze finali (cd. “magazzino”), l’intervento correttivo sull’indicatore riferito alla “durata delle scorte” consentirà di ridefinire il livello di congruità dei ricavi, stimato dallo Studio di Settore.
Tali correttivi, osserva la Commissione degli Esperti, costituiscono i primi provvedimenti idonei a valutare l’impatto della crisi sull’attuale contesto economico.
Infatti, soltanto l’acquisizione, nel 2009, delle dichiarazioni relative all’esercizio d’imposta 2008, consentirà un’analisi approfondita, con la conseguenza che la rivisitazione degli Studi di Settore potrà essere completata unicamente nel 2010, data a partire dalla quale tali strumenti saranno dotati di un significativo livello di rappresentatività delle diverse realtà produttive.
In ogni caso, è stato ritenuto che le prime misure di correzione già approntate siano sufficienti ad aggiornare il programma “Ge.ri.co.” per la prossima dichiarazione dei redditi, consentendo ai contribuenti di valutare la propria posizione in termini di congruità.
Tra l’altro, nell’incontro del 2 aprile scorso, la Commissione ha ulteriormente ribadito che, ove il contribuente ritenesse di aver operato correttamente, ma sia risultato non congruo rispetto allo Studio di appartenenza, può non adeguarsi al risultato da questo proposto, motivando tale decisione nell’apposito spazio per le annotazioni nella dichiarazione 2009, riferita al periodo d’imposta 2008.
Infine, è stata evidenziata la necessità che:
– anche con riferimento al periodo d’imposta 2009 venga organizzata «una sistematica raccolta di informazioni, al fine di un monitoraggio degli effetti della crisi […] e di un conseguente eventuale intervento sugli Studi di Settore»;
– per i periodi d’imposta 2008 e 2009, interessati da notevoli modifiche nel mercato provocate dalla crisi, il risultato degli Studi di Settore sia accompagnato in sede di accertamento anche da altri elementi in grado di rafforzare ulteriormente la pretesa tributaria. Inoltre, è stata segnalata all’Agenzia delle Entrate l’opportunità di adottare particolare prudenza nelle situazioni in cui gli scostamenti rispetto ai ricavi stimati dallo Studio saranno di lieve entità.
Per completezza, si ricorda che l’art.8 del D.L. 185/2008, convertito dalla legge 2/2009, stabilisce che, in considerazione degli effetti dell’attuale crisi economica, e con riferimento a determinati settori o aree territoriali, gli Studi di Settore attualmente in vigore possono essere integrati con Decreto del Ministro dell’Economia e Finanze, sentito il parere della Commissione degli Esperti.


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