CONTENZIOSO TRIBUTARIO – DICHIARAZIONI RESE DA TERZI VALORE PROBATORIO
CONTENZIOSO TRIBUTARIO – DICHIARAZIONI RESE DA TERZI VALORE PROBATORIO
(Cass. civile – Sent. 19/6/07, n.14228)
In tema di contenzioso tributario, le dichiarazioni di terzi raccolte dai verificatori ed inserite nel processo verbale di constatazione non hanno natura di prove testimoniali, bensì di mere informazioni acquisite nell’ambito di indagini amministrative: hanno, pertanto, il valore probatorio proprio degli elementi indiziari e come tali devono essere valutate dal giudice.
Pertanto, non possono costituire da sole il fondamento della decisione, potendo essere utilizzate quando trovino ulteriore riscontro nel contesto probatorio emergente dagli atti.
Deve essere pertanto cassata la sentenza della Commissione tributaria regionale che – in ordine all’eccepita violazione dell’art. 7, D.Lgs. n. 546/1992, nella parte in cui vieta le prove testimoniali nel processo tributario – sostiene che tale divieto «afferisce esclusivamente alla fase processuale del contenzioso tributario, dovendosi, per contro, ammettere l’utilizzabilità delle dichiarazioni rese da terzi nella fase accertativa», ferma restando la facoltà, per il contribuente, di fornire al giudice «ogni elemento documentale, comprese eventuali dichiarazioni di terzi, atto a smentire l’indizio raccolto dall’Ufficio».
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