22.09.2009 - tecnica

ACUSTICA – COMUNITARIA 2008 – ATTESI ENTRO 6 MESI NUOVI DECRETI LEGISLATIVI PER IL RIASSETTO E LA RIFORMA DELLE DISPOSIZIONI VIGENTI

ACUSTICA – ACUSTICA – COMUNITARIA 2008 – ATTESI ENTRO 6 MESI NUOVI DECRETI LEGISLATIVI PER IL RIASSETTO E LA RIFORMA DELLE DISPOSIZIONI VIGENTI

E’ stata pubblicata sul Supplemento ordinario n° 110 alla Gazzetta ufficiale n 161 del 14 luglio 2009, la Legge n° 88/2009 recante disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge Comunitaria 2008.
L’art. 11 della Legge, entrata in vigore il 29 luglio scorso,  delega il Governo a riordinare la disciplina in materia di inquinamento acustico.
Per quanto riguarda il settore dell’edilizia, la delega prevede che entro sei mesi dall’entrata in vigore della Legge il Governo adotti decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti, tra cui quella sui requisiti acustici passivi degli edifici oggi regolati dal DPCM 5.12.97 e la definizione dei criteri per la progettazione esecuzione e ristrutturazione degli edifici, nel rispetto della normativa comunitaria in materia di inquinamento acustico.
L’art. 11, infine, stabilisce che in attesa del riordino della materia, il DPCM 5/12/97 (requisiti acustici passivi degli edifici) non trova  applicazione nei rapporti tra privati, in particolare tra costruttori-venditori ed acquirenti di alloggi, sorti successivamente
alla data di entrata in vigore della  Legge Comunitaria (29 luglio 2009), precludendo la possibilità di contestare il mancato rispetto dei valori di legge.
E’ bene sottolineare che non viene meno la validità del DPCM 5/12/97 oggi in vigore, e quindi nel costruire bisogna rispettare i valori in esso indicati.
D’altro canto, il fatto che il DPCM 5.12.97 non trova applicazione nei rapporti tra privati, non ha effetti  nei confronti della Pubblica Amministrazione che può verificarne la corretta applicazione anche ai fini del rilascio dell’agibilità.
La formulazione dell’art.11, di fatto, riconosce una situazione di normativa incompleta (manca il decreto contenente i criteri per la progettazione, esecuzione e ristrutturazione degli edifici) e non allineata alle disposizioni contenute nella direttiva 2002/49/CE sulla gestione del rumore ambientale, ma nulla dice sulla situazione venutasi a creare dal 1998 ad oggi, per mancato od imperfetto rispetto dei valori di isolamento acustico passivo degli edifici.
A tal proposito, si segnala che, contestualmente all’approvazione in aula del testo della Comunitaria, è stato approvato un Ordine del Giorno che impegna il Governo a prendere successivi provvedimenti per trovare soluzione ai casi di contenzioso in atto e, comunque, per gli edifici oggetto di rapporti tra privati antecedenti la data di entrata in vigore della Comunitaria 2008


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