CARO MATERIALI – ANCORA DA DEFINIRE IL DECRETO DEL MIMS CHE RILEVA I PREZZI DELLE VARIAZIONI DEI MATERIALI CHE HANNO SUBÌTO I MAGGIORI INCREMENTI NEL PRIMO SEMESTRE 2021
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (MIMS), per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel primo semestre dell’anno 2021, su sollecitazione di Ance, aveva stabilito di emanare un decreto entro lo scorso 31 ottobre per rilevare le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi, da applicare ai contratti in corso di esecuzione alla data del 25 luglio 2021 per lavori eseguiti e contabilizzati nel primo semestre dell’anno.
Tale previsione era contenuta all’articolo 1-septies del DL 73/2021, convertito nella Legge 106/2021 rubricato “Disposizioni urgenti in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici”.
Dalla data di pubblicazione in gazzetta scatta, si ricorda, un tempo pari a 15 giorni all’interno del quale le imprese possono presentare le istanze alle stazioni appaltanti nelle quali vengono esplicitate le richieste di ristoro relative agli aumenti dei materiali impiegati nei cantieri nel primo semestre 2021.
Ad oggi, come è noto, il decreto non è ancora stato emanato.
Se ne prevede ora l’uscita entro la prima metà del mese di novembre, a causa dei lavori di reperimento dei prezzi ancora in corso da parte del Ministero, monitorati costantemente da Ance. Non si esclude che tale previsione potrà subire ulteriori slittamenti, al fine di consentire al Ministero di terminare efficacemente l’indagine.
Al momento, Ance ha fatto sapere che non esistono ancora bozze disponibili e, pertanto, non è ancora noto il criterio che il MIMS deciderà di porre alla base dei conteggi degli aumenti dei singoli materiali.
Di conseguenza, sarà possibile predisporre il modello di istanza di supporto alle imprese associate solo quando saranno noti tutti gli elementi del decreto, affinché la richiesta possa essere efficace e legittima.
Ance Brescia comunque ha già previsto di calendarizzare un webinar non appena il decreto approderà in gazzetta per spiegare alle imprese i criteri stabiliti alla base dei conteggi degli aumenti, le tempistiche e le scadenze e come presentare le istanze di compensazione.
Si comunica che, nel frattempo, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 258 del 28 ottobre 2021 il Decreto del MIMS del 30 settembre 2021, finalizzato a definire le modalità di riparto delle risorse del Fondo da 100 milioni per l’adeguamento dei prezzi, istituito ai sensi del comma 8 dell’articolo 1-septies del Decreto Sostegni BIS
Il decreto in parola, tra le altre cose, stabilisce che alla richiesta di accesso al Fondo (inoltrata dalla stazione appaltante) l’ente pubblico dovrà allegare le istanze di compensazione fatte pervenire dalle imprese unitamente alla documentazione giustificativa probatoria connessa. Per quanto riguarda i documenti da allegare, va ricordato che, nella circolare del Ministero delle Infrastrutture 4 agosto 2005, n. 817/CD – contenente le indicazioni operative per l’applicazione del meccanismo compensativo ordinario di cui all’articolo 133 del Codice De Lise – si parlava genericamente di “adeguata documentazione, dichiarazione di fornitori o subcontraenti o altri mezzi idonei”. Tale dizione estremamente generica è sempre stata interpretata in senso molto ampio, a livello applicativo.
Ciò premesso, se, come previsto nel citato decreto sul Fondo, anche in questo caso si confermeranno i meccanismi applicativi in uso, si suggerisce alle imprese di attivarsi sin d’ora nel reperimento della suddetta documentazione (fatture, dichiarazioni dei fornitori, listini, ecc…), da allegare alla futura istanza di compensazione.
Gli uffici di Ance Brescia, nel garantire un costante monitoraggio sul tema, rimangono a disposizione per i necessari chiarimenti.
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