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11.06.2021 - lavori pubblici

CARO MATERIALI – PRIMI SEGNALI DAL GOVERNO PER IL RICONOSCIMENTO DEI MAGGIORI ONERI DOVUTI AGLI AUMENTI ECCEZIONALI DEI MATERIALI DELL’EDILIZIA

Si informa che, da notizie di stampa, pare che il Governo sia finalmente intenzionato ad intervenire per temperare eccezionalmente gli effetti del caro materiali sugli appalti di lavori pubblici, che ha visto le materie prime impegnate in edilizia aumentare in modo spropositato da fine 2020, senza ancora frenare la corsa.

La norma è all’esame dei ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture e potrebbe essere inserita in un decreto-legge che il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, dovrebbe portare la prossima settimana di giugno in Consiglio dei ministri.

Dalle prime informazioni sarà un decreto in cui convergeranno anche altre questioni, per esempio l’approvazione del contratto di programma di Rfi 2020-21.

Dovrebbe proprio essere presa in esame la proposta di Ance del caro materiali. In ogni caso al vaglio ci sono due ipotesi: il recupero di un meccanismo già sperimentato nel 2008 attraverso compensazioni in corso d’opera oppure un intervento a conguaglio in favore delle imprese danneggiate.

A fissare i materiali su cui la compensazione può intervenire e la misura sarebbero due decreti del ministero: il primo riguarderebbe le rilevazioni relative al primo semestre 2021 e arriverebbe entro il 31 luglio 2021 mentre il secondo, relativo ai prezzi del secondo semestre, arriverebbe a fine gennaio. La compensazione, funzionante nei due sensi, al rialzo e al ribasso consentirebbe alla stazione appaltante di recuperare nel caso a breve i prezzi dovessero sgonfiarsi. L’ipotesi del conguaglio – che potrebbe essere a fine opera o a fine anno – consentirebbe di rallentare il rimborso evitando di intervenire a compensazione nel momento in cui è ancora forte l’ondata rialzista dei prezzi.

L’intervento sarebbe comunque di natura eccezionale e straordinaria e in nessun modo configurerebbe un ritorno ai vecchi meccanismi della revisione prezzi.

Anche sul Superbonus si stanno mettendo a punto proposte per compensare i rincari dei materiali, soprattutto a livello parlamentare, per alzare o rendere più flessibili i massimali di costi contenuti nel decreto interministeriale 6 agosto 2020. Per ora il governo su questo aspetto non sembra intenzionato a intervenire modificando i massimali con un decreto che coinvolgerebbe comunque il concerto di quattro ministeri (Sviluppo economico, Transizione energetica, Infrastrutture ed Economia). L’ipotesi alternativa che potrebbe essere proposta in sede parlamentare è di garantire per un periodo transitorio una flessibilità da quantificare in percentuale dei massimali dei singoli prezzi fissati dal decreto.

Gli uffici di Ance Brescia sono a disposizione, nel frattempo, per valutare le situazioni in cui si trovano le imprese in relazione agli aumenti dei materiali dell’edilizia.

 

In allegato:
Caro Materiali_primi riscontri dal Governo

 

 

 

 

 


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