NUOVO MODELLO DI AUTOCERTIFICAZIONE PER CIRCOLARE NEI CENTRI URBANI – NOTA DEL MINISTERO DELL’INTERNO
Il Ministero dell’Interno, con la nota che si allega, ha aggiornato il modello di autocertificazione per circolare nei centri urbani, che è possibile scaricare
al seguente link pronto per la compilazione.
È stata, infatti, diramata, nella giornata di oggi, a tutti i questori una circolare del Prefetto, Franco Gabrielli, direttore del dipartimento di Pubblica sicurezza.
La nota del Dipartimento di Pubblica Sicurezza diffonde in sostanza a tutti gli agenti impegnati nei controlli su strada un modello innovato con un’integrazione importante rispetto alla versione precedente.
L’interessato, infatti, dovrà dichiarare e sottoscrivere «di non essere sottoposto alla misura della quarantena» e «di non essere risultato positivo al virus COVID-19» ..
Secondo la disposizione del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, «il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità».
Anche questo nuovo modello può essere portato con sé quando si esce di casa; ne si può compilare uno solo per giustificare un percorso che si effettua in modo ripetuto (ad esempio, quello casa-lavoro).
Le modifiche sono state chieste dagli operatori addetti ai controlli su strada. Il direttore del dipartimento di Pubblica sicurezza sottolinea come già il primo modello si era dimostrato utile per accelerare le procedure di controllo da parte degli operatori della Forza pubblica e limitare gli aggravi a carico dei cittadini.
Tuttavia, sulla base dei feedback pervenuti è via via emerso come «la rete delle Autorità provinciali di pubblica sicurezza.» abbia «proposto di integrare il predetto modulo». L’obiettivo è «di rendere ancora più espliciti gli obblighi e le limitazioni cui sono soggetti gli spostamenti dei cittadini».
In realtà, il nuovo modello ha almeno altri due obiettivi: tutelare ancor di più il personale delle forze dell’ordine destinato ai controlli, ma soprattutto sottolineare la maggior consapevolezza possibile su un’emergenza dai contorni drammatici.
La circolare ricorda come l’articolo 14 comma 1 del decreto legge n. 14 del 9 marzo «per garantire la salute pubblica nella situazione di emergenza in atto» autorizzi «il trattamento e la comunicazione di dati di natura sanitaria anche da parte dei soggetti deputati a garantire il monitoraggio e l’esecuzione delle misure».
Si ricorda che il modulo precedente a far data da oggi,17 marzo 2020, non potrà più essere utilizzato.
È bene ricordare che il decreto del governo impone di restare in casa a meno che non ci siano «comprovate esigenze lavorative» o gravi esigenze familiari o sanitarie.
È possibile uscire anche per altre ragioni, come la necessità di andare a fare la spesa o in farmacia ma bisogna minimizzare i contatti sociali.
Chi viola i divieti può avere pesanti conseguenze: si rischia un’ammenda fino a 206 euro e l’arresto fino a tre mesi e una denuncia per reati dolosi contro la salute pubblica.
Gli uffici di Ance Brescia sono a disposizione per le informazioni che si rendessero necessarie.
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