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24.02.2017 - urbanistica

ANCHE IL PROGETTO DI BRESCIA TRA 24 CHE VERRANNO FINANZIATI NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA STRAORDINARIO PERIFERIE

La graduatoria, nella quale sono elencati i 120 progetti presentati dai comuni e dalle città metropolitane, è stata pubblicata in allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 dicembre 2016 (Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 2017).
Assieme a Brescia che riceverà finanziamenti per circa 18 mln di Euro saranno finanziati i progetti delle seguenti città: Bari, Avellino, Lecce, Vicenza, Bergamo, Modena, Firenze, Torino, Grosseto, Mantova, Adria, Milano, Latina, Genova, Oristano, Napoli, Ascoli Piceno, Salerno, Messina.
In particolare l’art. 1 del Dpcm 6 dicembre 2016 prevede che:
– i primi 24 progetti della graduatoria pubblicata in allegato saranno finanziati mediante le risorse stanziate inizialmente dalla Legge di stabilità 2016 che ha istituito presso la Presidenza del Consiglio un fondo apposito con dotazione pari a 500 milioni/€ per il 2016;
– conseguentemente gli enti locali proponenti entro il 28 febbraio prossimo stipuleranno con la Presidenza del Consiglio la relativa convenzione/accordo di programma;
– gli ulteriori progetti in graduatoria saranno finanziati mediante le risorse che saranno successivamente disponibili.
Per queste proposte si ricorrerà ai fondi stanziati dal Governo nell’ambito della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) e cioè:
– le risorse a valere sul maxi-fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (art. 1, comma 140) che potranno essere destinati, tra l’altro, alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie. L’utilizzo di tali somme verrà disposto di volta in volta mediante decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che indicheranno gli interventi da finanziare e i relativi importi;
– le ulteriori risorse che verranno destinate con delibera del CIPE a valere su quelle disponibili nel Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020 (art. 1, comma 141) (vedi Legge di bilancio 2017: al via il maxi-fondo per la riqualificazione urbana).
Grazie all’utilizzo di queste risorse sarà così possibile finanziare tutte le proposte di intervento utilmente collocate in graduatoria.
Al fine di garantire la sorveglianza sull’attuazione delle proposte, il Dpcm 6 dicembre 2016 istituisce presso la Presidenza del Consiglio un apposito gruppo di monitoraggio e di verifica dell’esecuzione del Programma (art. 3).
L’erogazione del finanziamento sarà subordinata all’adempimento di una serie di obblighi di comunicazione a carico degli enti locali e alla relativa verifica da parte del gruppo di monitoraggio. In particolare l’art. 5 del Dpcm 6 dicembre 2016 stabilisce che:
– la quota di finanziamento anticipata non superiore al 10% del totale previsto in convenzione (ai sensi dell’art. 4, comma 3 del Dpcm 25 maggio 2016) sarà erogata solo all’esito della verifica dell’effettiva approvazione dei progetti esecutivi degli interventi proposti e del rilascio di tutte le autorizzazioni e i nulla osta necessari;
– la successiva quota di finanziamento pari al 30% del totale sarà erogata solo all’esito della verifica della attestazione del responsabile unico del procedimento comprovante lo stato di avanzamento dei lavori pari al 50% del progetto;
– la restante quota di finanziamento pari al 60% potrà essere erogata solo in seguito alla verifica della conclusione di tutti gli interventi realizzati, delle spese effettivamente sostenute e della certificazione della corretta esecuzione delle opere, nonché dell’approvazione degli atti di collaudo.
In presenza di situazioni di grave inadempimento, la Presidenza del Consiglio potrà disporre la sospensione dell’erogazione del finanziamento e la revoca dello stesso con conseguente riassegnazione delle risorse secondo l’ordine della graduatoria (art. 8).


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