NUOVE SOGLIE EUROPEE IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2016 – PER I LAVORI LA SOGLIA E’ FISSATA A 5.225.000 EURO
Sulla G.U. delle Comunità Europee n. L. 307 del 25/11/2015 sono stati pubblicati tre Regolamenti che modificano le soglie di applicazione in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici e delle concessioni:
• Regolamento (UE) 2015/2070 (modifica la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti nei settori ordinari);
• Regolamento (UE) 2015/2071 (modifica la Direttiva 2014/25/UE sugli appalti nei settori speciali);
• Regolamento (UE) 2015/2072 (modifica la Direttiva 2014/23/UE sulle concessioni).
Detti regolamenti stabiliscono che dal primo gennaio 2016 entrano in vigore i nuovi valori delle soglie per i contratti di lavori, servizi e forniture. Per i lavori pubblici la soglia si alza da 5.186.000 a 5.225.000 euro.
La soglia europea negli appalti stabilisce il confine tra le gare soggette alle direttive europee, con maggiori obblighi di pubblicità e regole di competizione più severe, e gare di importo inferiore per le quali non scattano le norme Ue ma vige solo l’obbligo di rispettare i principi di trasparenza, concorrenza e non discriminazione degli operatori.
Allo stesso modo, anche la normativa italiana, e in particolare il Codice degli appalti – D. Lgs. 163/2006, prevede una regolamentazione diversa e più flessibile per le gare sotto la soglia europea.
I valori vengono aggiornati ogni due anni dalla Commissione europea in base alle oscillazioni della moneta di riferimento, i Dsp (diritti speciali di prelievo, l’unità di conto del Fondo monetario internazionale). Le nuove soglie varranno per il biennio 2016-2017 e si applicheranno in modo automatico anche in Italia, senza bisogno di un recepimento formale, per tutti i bandi pubblicati a partire dal primo gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2017.
Tutti i settori subiranno un’oscillazione al rialzo:
APPALTI NEI SETTORI ORDINARI
a) 135.000 Euro (nel biennio precedente l’importo era fissato a 134.000) per gli appalti pubblici di forniture e di servizi diversi da quelli di cui alla lettera b.2), aggiudicati dalle amministrazioni aggiudicatrici che sono autorità governative centrali indicate nell’all. IV del D. Leg.vo 163/2006;
b) 209.000 Euro (nel biennio precedente l’importo era fissato a 207.000)
b.1) per gli appalti pubblici di forniture e di servizi aggiudicati da stazioni appaltanti diverse da quelle indicate nell’all. IV del D. Leg.vo 163/2006;
b.2) per gli appalti pubblici di servizi, aggiudicati da una qualsivoglia stazione appaltante, aventi per oggetto servizi della categoria 8 dell’allegato II A, servizi di telecomunicazioni della categoria 5 dell’allegato II A, le cui voci nel CPV corrispondono ai numeri di riferimento CPC 7524, 7525 e 7526, servizi elencati nell’all. II B del D. Leg.vo 163/2006;
c) 5.225.000 Euro per gli appalti di lavori pubblici.
APPALTI NEI SETTORI SPECIALI
a) 418.000 Euro (nel biennio precedente l’importo era fissato a 4141.0000 euro) per quanto riguarda gli appalti di forniture e di servizi;
b) 5.225.000 Euro per quanto riguarda gli appalti di lavori.
CONCESSIONI
a) 5.225.000 Euro.
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