Sulla Gazzetta Ufficiale del 22 dicembre scorso, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le tabelle, elaborate dall’ACI, che riportano i costi chilometrici di esercizi degli autoveicoli, suddivisi in base alla tipologia di alimentazione degli stessi, a valere per l’anno 2024.

Con l’occasione, ricordiamo che, al di là dell’aggiornamento degli importi dei costi chilometrici, nulla varia per quanto riguarda l’applicazione degli stessi ai fini della determinazione del reddito da lavoro dipendente o assimilato, come definita, da ultimo, dalla Legge di Bilancio 2020, che ha confermato come la concessione ai dipendenti di veicoli aziendali in uso promiscuo sia da assoggettare, secondo le disposizioni di cui al comma 4 dell’articolo 51 del TUIR, a contribuzione previdenziale e a imposizione fiscale assumendo come base un valore determinato in via convenzionale.

Il valore del compenso in natura, determinato indipendentemente da qualunque valutazione degli effettivi costi di utilizzo del mezzo ovvero dalla percorrenza che il dipendente effettua realmente, segue, però, per effetto della predetta Legge di Bilancio, due diversi e distinti regimi normativi a seconda che la concessione dell’auto aziendale sia avvenuta con contratto firmato entro il 30 giugno 2020 oppure dopo tale data, secondo quanto di seguito sinteticamente riportato.

Contratti stipulati fino al 30 giugno 2020

Ai contratti in parola resta applicabile, per espressa previsione normativa, la disciplina in vigore al 31 dicembre 2019.

Pertanto, con riferimento ai medesimi contratti, ai fini della quantificazione forfettaria del valore economico dell’utilizzo in forma privata del veicolo (autovettura, motociclo, ciclomotore) di proprietà del datore di lavoro (o committente) e assegnata in uso promiscuo al lavoratore, si applica la percentuale del 30% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri, calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio indicato nelle apposite tabelle dell’ACI.

Contratti stipulati dal 1° luglio 2020

Per i contratti stipulati a partire dal secondo semestre del 2020, invece, è stato previsto che ai fini della determinazione del valore economico dell’utilizzo degli autoveicoli, dei motocicli e dei ciclomotori di nuova immatricolazione con valori di emissione di anidride carbonica non superiori a 60 g/Km, concessi in uso promiscuo ai dipendenti, si applichi la percentuale del 25% dell’importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri calcolato sulla base delle tabelle dell’ACI.

Per gli altri veicoli, la predetta percentuale è pari al 30% in caso di emissioni di anidride carbonica superiori a 60 g/Km ma non a 160 g/Km.

La percentuale è, poi, elevata al 50% in caso di emissioni superiori a 160 g/Km, ma non a 190 g/Km e al 60% per i veicoli con valori di emissioni superiori a 190 g/Km.

Allegato: ACI Costi chilometrici