RIFORMA FISCALE – NUOVO DOSSIER RIEPILOGATIVO ANCE SULLA LEGGE DELEGA
Con l’approvazione della legge di delega al Governo per la riforma fiscale, entrata in vigore lo scorso 29 agosto, sono stati definitivamente fissati i principi per la completa revisione del sistema fiscale italiano all’insegna della razionalizzazione e della semplificazione del sistema tributario, della crescita economica, dell’efficientamento della struttura dei tributi, della riduzione del carico fiscale e del contrasto all’evasione fiscale.
I temi da affrontare, per tradurre in norme i criteri direttivi sanciti dalla legge 111/2023, sono numerosi: dalla revisione dell’IRPEF e dell’IRES, a quella dell’IRAP, dell’IVA e delle imposte d’atto, dall’attuazione del federalismo fiscale alla revisione delle modalità di accertamento delle imposte e dei sistemi di riscossione, nonché al riordino del contenzioso tributario e del sistema sanzionatorio.
Sin dal principio, l’ANCE ha condiviso l’impianto generale della riforma fiscale, improntato alla razionalizzazione e alla semplificazione del sistema tributario, intervenendo in sede parlamentare affinché tra i criteri direttivi della revisione dell’IRPEF fosse inserita anche la tutela della rigenerazione urbana e della rifunzionalizzazione edilizia, in linea con la necessità di tutelare il bene casa, sia in proprietà che in locazione.
Da qui ai prossimi 24 mesi, il Governo dovrà declinare i principi fissati dalla legge di delega in disposizioni di legge.
Per quanto riguarda l’emanazione dei singoli decreti legislativi attuativi, sono previsti tre distinti momenti, anche alla luce dei lavori delle Commissioni di esperti che stanno mettendo a punto gli schemi dei singoli decreti.
Il primo sarà rappresentato dalla definizione dei provvedimenti che non richiedono copertura come le norme su procedimenti, calendario, dichiarazioni e versamenti, accertamento, contenzioso e sanzioni. Il secondo riguarderà l’analisi delle risorse disponibili per le disposizioni che potranno entrare in vigore già dal 1° gennaio 2024. Il terzo e ultimo passo sarà rappresentato dalle norme che richiederanno risorse più impegnative.
In prima battuta, sembra che potranno trovare spazio a partire già dal 2024 sia il concordato preventivo biennale per le imprese di piccole dimensioni, che l’abbassamento della soglia, sino a 100 milioni, per l’accesso all’adempimento collaborativo. Accanto al rinnovo del taglio al cuneo fiscale, potrebbe trovare spazio, nella legge di Bilancio 2024, anche la riduzione da 4 a 3 delle aliquote IRPEF.
Fondamentale anche il ruolo svolto dall’Agenzia delle Entrate per la redazione degli schemi dei Testi unici, nove testi, che andranno in consultazione pubblica.
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