END OF WASTE – NOTIFICA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DELLA BOZZA DI REGOLAMENTO NAZIONALE SULLA CESSAZIONE DELLA QUALIFICA DI RIFIUTO PER GLI INERTI DA COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE
Il 14 dicembre 2023 il Ministero dell’Ambiente ha provveduto a notificare alla Commissione Europea la bozza di regolamento nazionale sulla cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) per gli inerti da C&D, che sostituirà il precedente regolamento (D.M. 152/2022).
Con l’invio a Bruxelles si è quindi aperta la fase c.d. di “standstill”, un periodo della durata di 90 giorni, nel corso della quale gli Stati Membri, i privati cittadini e, in generale, altri soggetti interessati possono presentare osservazioni o evidenziare eventuali criticità. Decorso tale termine (che scade il 15 marzo 2024), il provvedimento potrà essere definitivamente adottato.
Nel merito dei contenuti, si segnala che il nuovo regolamento ha recepito molte delle istanze manifestate in questi ultimi mesi dalla nostra Associazione Nazionale, l’ANCE, tra cui, a titolo di esempio: l’ampliamento dell’ambito di applicazione (attraverso l’estensione anche ai rifiuti abbandonati), la previsione di nuovi e più favorevoli limiti qualitativi di concentrazione degli inquinanti (differenziati in funzione dei diversi utilizzi) e l’introduzione di importanti semplificazioni procedurali.
Il regolamento prevede anche una nuova fase transitoria per cui, dalla sua entrata in vigore, gli operatori del settore avranno a disposizione ulteriori 180 giorni di tempo per adeguare le eventuali autorizzazioni esistenti alle nuove regole in materia di EoW. In proposito, si segnala che il nuovo articolo 8 detta una specifica disciplina per quelle autorizzazioni che, all’entrata in vigore del decreto, si trovano in fase di rinnovo, prevedendo espressamente che fino alla conclusione di questa fase, i produttori di aggregato recuperato continuano ad operare “in conformità ai titoli oggetto di rinnovo”.
Il provvedimento prevede, infine, che, entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, il Ministero dell’Ambiente valuti l’opportunità di istituire un Osservatorio per il monitoraggio dell’applicazione della disciplina piuttosto che la necessità di procedere ad un suo aggiornamento, in relazione ad eventuali criticità applicative emerse
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