ATS BRESCIA – RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD ALTE TEMPERATURE NEI LAVORI ALL’APERTO IN ESTATE – APPROVAZIONE PIANO DEGLI INTERVENTI PER L’ANNO 2022 – decreto 19 giugno 2023, n. 347
ATS Brescia, con decreto 19 giugno 2023, n. 347, ha approvato il “Piano degli interventi per l’anno 2023 – Fattori climatici e tutela della popolazione fragile”, con il quale individua le misure preventive rivolte al target di popolazione più a rischio.
Tra le categorie a rischio vengono individuati anche i lavoratori di alcuni settori, quali l’edilizia e la cantieristica stradale che, per la mansione loro assegnata, sono esposti a temperature ambientali elevate e, di conseguenza, sono maggiormente a rischio di sviluppo di disturbi associati al caldo, in particolare se viene svolta una attività fisica intensa all’aperto.
ATS Brescia ha, quindi, sviluppato un apposito Piano, reperibile sul sito web www.atsbrescia.it (percorso: Cittadini > Piano Caldo), unitamente ai bollettini meteorologici del Ministero della Salute (relativi alla città di Brescia) e a quelli di ARPA Lombardia (relativi al restante territorio).
A tale riguardo, ATS Brescia precisa, infatti, che il Datore di Lavoro, ai sensi dell’art. 181 del D. Lgs 81/08, deve valutare il rischio legato ai fattori microclimatici, in particolare ai lavori all’aperto in condizioni di caldo severo ed evidenzia come nei periodi in cui si prevede caldo intenso la prima e più importante cosa da fare ogni giorno sia verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche, al fine di valutare il rischio.
Viene inoltre specificato che occorre tenere presente che il rischio è sempre più elevato quando il fisico non ha avuto il tempo di acclimatarsi al caldo; l’acclimatamento completo richiede dagli 8 ai 12 giorni e scompare dopo 8 giorni. È quindi evidente che il rischio è più elevato nel caso di “ondate di calore” (condizione di elevato rischio che perdura per tre o più giorni consecutivi), soprattutto quando queste si verificano a fine primavera o all’inizio dell’estate.
ATS Brescia sottolinea come la valutazione del rischio debba indicare le misure preventive e protettive da adottare, in particolare:
- Procedurali che individuino i criteri per definire l’entità del rischio quotidianamente;
- Organizzative:
- programmare il lavoro fisico più pesante nelle ore più fresche;
- organizzare il lavoro in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole;
- aumentare il numero delle pause di recupero in aree confortevoli (le pause avranno durata variabile in rapporto all’intensità del caldo e dello sforzo fisico e devono essere rispettate e non lasciate alla libera scelta del lavoratore);
- predisporre una rotazione dei lavoratori sulle mansioni più gravose;
- evitare lavori isolati per consentire un eventuale primo soccorso il più rapido possibile e una sorveglianza reciproca.
Per il rispetto di tutte queste misure ATS richiama il ruolo del preposto/capocantiere che deve organizzare il lavoro secondo le indicazioni e vigilarne la loro osservazione.
- Tecniche:
- indossare indumenti protettivi leggeri, di colore chiari e in tessuto traspirante;
- indossare copricapo possibilmente a tesa larga;
- mettere a disposizione quantitativi sufficienti di acqua fresca preferibilmente con integratori salini. È importante consumare acqua prima di avvertire la sete e frequentemente durante il turno di lavoro, evitando in generale le bevande ghiacciate;
- evitare pasti abbondanti, promuovendo l’introduzione di frutta e verdura.
ATS Brescia rimarca come, sulla base di quanto sopra esposto, si evinca che in tutte le lavorazioni, quali l’edilizia, in cui è stato valutato un rischio di stress da calore è sempre obbligatoria la sorveglianza sanitaria mirata alla scrupolosa valutazione della presenza di eventuali fattori di rischio individuali quali:
- obesità;
- abituale consumo di alcoolici;
- uso di farmaci che alterano l’equilibrio idro-salino o diminuiscono la capacità di sudorazione
- malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio e renali;
- ipertensione arteriosa;
- patologie dismetaboliche quali il diabete.
Infine, emerge che è altrettanto obbligatorio e necessario fornire ai lavoratori una corretta formazione e informazione sul rischio, sui possibili danni e sulla loro gravità, sui segni e sintomi di allarme (cute calda e arrossata, sete intensa, sensazione di debolezza, crampi muscolari, nausea e vomito, vertigini, convulsioni, stato confusionale fino alla perdita di coscienza), sulle misure di prevenzione e protezione adottate e sui comportamenti di salvaguardia da tenere.
Inoltre, ATS Brescia ha predisposto una miniguida sul rischio stress nel da calore nel settore edile, e Opuscolo informativo “Guida breve per i lavoratori”, che si allegano di seguito.
Allegati:
Decreto_n_347_del_19_06_23_Piano_Caldo_2023
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