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02.12.2022 - lavori pubblici

AUDIZIONE ANCE IN SENATO – TRA LE PRIORITA’ IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI VI E’ SBLOCCARE LE RISORSE E PAGARE LE COMPENSAZIONI PER IL CARO MATERIALI ALLE IMPRESE

Ance Brescia comunica che si è svolta il 29 novembre l’audizione informale dell’ANCE sul DL 176/22 “Aiuti-quater” (DDL 345/S), in presenza, presso la Commissione Bilancio del Senato.

La Presidente Brancaccio ha ricordato, in apertura, che negli ultimi due anni, il settore delle costruzioni ha trainato il PIL e l’occupazione: più di un terzo dell’aumento del PIL del 2022 è legato alla crescita del settore, che ha creato 230.000 posti di lavoro in due anni.

La crescita dell’economia trainata dal settore ha permesso di avere importanti entrate fiscali che hanno permesso anche di finanziare gli aiuti per imprese e famiglie: più del 30% dei maggiori introiti fiscali sono legate al settore. E’ quindi fondamentale mantenere la dinamica positiva del settore ed evitarne il blocco. La storia degli ultimi 15 anni ci insegna infatti che tagliare gli investimenti nel settore alimenta una dinamica negativa sul PIL che conduce a fare nuovi tagli e a politiche recessive.

Da questo punto di vista, il DL Aiuti quater interviene purtroppo con un taglio anticipato al “Superbonus” senza prevedere una politica pluriennale per la riqualificazione energetica e antisismica degli edifici. Inoltre il testo risulta erroneamente in linea di continuità con scelte dei Governi precedenti che hanno cambiato le regole in corsa senza tenere in conto gli effetti nefasti.

Per questo motivo, è auspicabile un cambio di metodo ed il rapido avvio del tavolo di confronto sul futuro dei bonus edilizi annunciato dal Governo in modo da definire una politica che dia un orizzonte certo a famiglie ed imprese che intendono investire sulla riqualificazione del patrimonio edilizio del Paese. E’ inoltre prioritario offrire, già nella fase di conversione del decreto-legge “aiuti quater”, una soluzione alla crisi finanziaria che stanno affrontando le imprese di costruzioni. Dopo 12 anni di crisi, infatti, il settore è finalmente ripartito ma dopo aver resistito alla crisi, le imprese rischiano ora di “fallire per crediti” ovvero di fallire per la mancanza di liquidità dovuta al blocco della cessione dei crediti fiscali e al caro materiali.

Le priorità riguardano quindi:

  • Sbloccare immediatamente la cessione dei crediti fiscali per tutti i cantieri già avviati. Oggi, ci sono decine di migliaia di imprese che rischiano di fallire e migliaia di famiglie che rischiano concretamente di perdere la propria abitazione a causa dei debiti contratti, perché non riescono a trovare operatori finanziari in grado di acquistare i crediti generati.

Sotto questo profilo, le misure del DL Aiuti quater appaiono largamente insufficienti ed andrebbero integrate con la proposta di utilizzo degli F24 che l’Ance ha presentato insieme ad Abi. Tale misura permetterebbe di dare grande sollievo a imprese e famiglie, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica già definiti dal Governo in sede di aggiornamento della NADEF;

  • Sbloccare finalmente i pagamenti alle imprese per il caro materiali 2022 -a più di 6 mesi dall’approvazione delle misure nel DL “Aiuti” 50/2022 – e prorogare le misure al 2023. Senza ulteriori interventi, sono a rischio 23.000 cantieri in Italia.

La Presidente è, quindi, passata ad esprimere più nel dettaglio le seguenti valutazioni sul contenuto del decreto-legge.

Per quanto concerne l’esecuzione degli appalti di lavori pubblici, il provvedimento può essere l’occasione per sciogliere alcune criticità relative al problema del caro-materiali nei lavori pubblici.

L’adozione del decreto “Aiuti” di maggio scorso è stato sicuramente un passo avanti, rispetto alla grave problematica del forte aumento del costo dei materiali e delle materie prime nel settore delle costruzioni.

E’ tuttavia necessario apportare alcuni correttivi essenziali al più presto, in mancanza dei quali vi è il concreto rischio che le importanti disposizioni introdotte possano vedere indebolita – o addirittura vanificata – la loro efficacia.

Ad oggi, infatti, la stragrande maggioranza delle imprese non ha ancora ricevuto compensazioni Secondo un’indagine compiuta dall’Ance presso le imprese associate a ottobre scorso, circa il 70% non ha ancora ricevuto alcun ristoro a copertura dei maggiori costi sostenuti, a causa dei rincari dei materiali.

In questo ambito, le priorità riguardano:

  • l’erogazione delle compensazioni previste, che deve essere effettuata senza attendere il riparto dei Fondi, perché oggi avviene con grande lentezza, mettendo in difficoltà le imprese che in questi mesi hanno sostenuto gli extracosti;
  • lo svincolo dell’adozione degli stati di avanzamento dei lavori e dei certificati di pagamento dalla presenza della copertura finanziaria di cui ai predetti Fondi, prevedendo che il pagamento avverrà nel momento della effettiva disponibilità delle risorse trasferite;
  • l’applicazione delle misure del decreto “aiuti” e del decreto “Sostegni-ter” anche alle lavorazioni inizialmente ritenute non conformi dal direttore dei lavori, ma successivamente inserite nella contabilità;
  • l’estensione del DL “sostegni ter” anche alle procedure avviate tra il 1° gennaio 2022 ed il 26 gennaio 2022;

Il provvedimento in esame potrebbe essere, altresì, l’occasione per risolvere talune importanti criticità relative agli accordi-quadro, stante la forte diffusione di questo strumento.

In allegato il documento consegnato agli atti della Commissione con il dettaglio delle valutazioni sulle norme e le ulteriori proposte ANCE.

Gli uffici di Ance Brescia sono a disposizione per eventuali chiarimenti

IN ALLEGATO

04.04_allegato memoria ANCE-DL Aiuti quater_completo_superbonus e caro materiali


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