PARTENARIATO PUBBLICO- PRIVATO (PPP) – MEF E ANAC ELABORANO UN CONTRATTO-TIPO PER GUIDARE I RAPPORTI TRA PA E PRIVATI
Si comunica che, dopo lo stop arrivato dal Consiglio di Stato lo scorso aprile, è stato emesso da parte di MEF e ANAC congiuntamente il modello di contratto-tipo per gli appalti in Partenariato Pubblico-Privato, un modello-standard di supporto agli enti appaltanti per gestire le operazioni di project financing.
Lo schema di contratto è giunto dopo alcuni anni di lavoro, è stato più volte rivisto e aperto alle osservazioni anche del ministero delle Infrastrutture, arrivando alla stesura finale appena approvata congiuntamente dal ministero dell’Economia e dall’Autorità Anticorruzione. Proprio la mancata adozione del documento da parte dell’Anac era stata al centro delle obiezioni sollevate dal Consiglio di Stato che, nella primavera del 2020, aveva contestato l’idea di un’approvazione in solitaria da parte del Mef.
Come altri documenti standard preparati dall’Autorità, il contratto tipo per le operazioni di partenariato – messo a punto insieme all’Economia in forza di un protocollo d’intesa e di un tavolo di lavoro risalenti addirittura al 2013 -, risponde allo scopo di aiutare le stazioni appaltanti nella predisposizione di documenti così delicati, tentando al contempo di uniformare le prassi seguite nell’assegnazione e nella gestione di questo tipo di operazioni.
Peraltro, si ricorda che lo schema di contratto-tipo non è obbligatorio, costituisce però una bussola di cui tenere conto, anche laddove le amministrazioni intendano seguire strade diverse o introdurre modifiche e integrazioni.
Come si spiega nelle premesse del corposo documento (72 pagine accompagnate da una relazione di 66) l’obiettivo «è quello di incentivare e sostenere gli investimenti in infrastrutture, tutelando al contempo la finanza pubblica».
Lo schema di contratto, viene spiegato, è pensato con riferimento alla realizzazione e gestione di opere a tariffazione sull’amministrazione, vale a dire a quelle opere per le quali i ricavi di gestione dell’operatore economico provengono in maniera sostanziale da un canone di disponibilità riconosciuto dall’ente concedente, che può comprendere anche una componente legata alla domanda, e non da tariffe corrisposte dagli utenti finali (es. scuole, strutture socio-sanitarie, ospedali, tecnologie sanitarie, penitenziari, biblioteche, strutture sportive a valenza particolarmente sociale).
In ogni caso, tenendo anche conto che il modello è stato e strutturato con riferimento a operazioni aggiudicate sulla base di un progetto definitivo, il contratto-tipo è comunque applicabile a tutte le operazioni di Ppp, incluse quelle a tariffa sugli utenti.
La speranza di Mef e Anac è che il contratto-tipo contribuisca a elevare «la capacità negoziale delle amministrazioni, soprattutto territoriali», evitando che «il ricorso al Ppp sia motivato essenzialmente dalla necessità di “aggirare” i vincoli di carattere finanziario».
Si informa, da ultimo, che Ance Brescia sta costruendo grazie alla collaborazione con professionisti specializzati in operazioni di PPP percorsi di accompagnamento mirati per supportare, costruire e governare operazioni di Partenariato pubblico-privato, con beneficio sia delle imprese sia delle pubbliche amministrazioni che ancora poco conoscono i vantaggi di questo istituto normativo. Nel breve periodo, Ance Brescia presenterà a proposta formativa e di accompagnamento e supporto inerente il PPP.
In allegato:
Contratto_tipo_PPP
Contratto_Tipo-PPP_relazione_illustrativa
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