L’IRREGOLARITÀ IN COSTRUZIONI IN C.A. NON È SANATA DAL DEPOSITO TARDIVO DELLA DOCUMENTAZIONE
Corte di Cassazione, sentenza n. 51652/2019 del 23 dicembre 2019
Con questa sentenza la Corte di Cassazione afferma che non è possibile la sanatoria dei reati edilizi nel caso di successivo deposito della documentazione relativa alle opere edilizie compiute. Il caso in esame trae origine dalla condanna di un costruttore per i reati edilizi previsti dalle norme sull’uso del calcestruzzo.
Al costruttore era stato contestato di avere violato le norme sull’uso del cemento in zona sismica. Da parte sua il costruttore, osservava di avere depositato, in seguito alla contestazione dei reati, tutti i documenti necessari per regolarizzare la situazione giuridica del fabbricato.
La Corte ha bocciato questa ricostruzione ricordando che le norme sul cemento devono essere ottemperate sin dall’inizio dell’edificazione dell’immobile. A nulla valgono successive condotte di ravvedimento.
ANCE Brescia - Riproduzione e utilizzazione riservata ai sensi dell’art. 65 della Legge n. 633/1941