APPALTO DI IMPORTO SUPERIORE A € 40MILA TRAMITE PIATTAFORMA ELETTRONICA – IMPOSTA DI BOLLO
Per i contratti di importo superiore a € 40mila, l’art. 32 comma 14 del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50/2016) stabilisce che “il contratto è stipulato, a pena di nullità, con atto pubblico notarile informatico, ovvero in modalità elettronica secondo le norme vigenti per ciascuna stazione appaltante, in forma pubblica amministrativa a cura dell’ufficiale rogante della stazione appaltante o mediante scrittura privata”.
L’Agenzia delle Entrate, con la recente risposta ad interpello n. 352 del 15 settembre 2020 avente ad oggetto la stipula di un affidamento di importo superiore a € 40mila, richiamando la risoluzione n. 96/E del 16 dicembre 2013, ha ribadito che:
- il documento di stipula, benché firmato digitalmente solo dall’amministrazione, è sufficiente ad instaurare il rapporto contrattuale;
- il contratto tra la P.A. ed un fornitore abilitato deve intendersi stipulato per scrittura privata;
- lo scambio di documenti digitali tra i due soggetti concretizza una particolare procedura prevista per la stipula di detta scrittura privata.
Per le suesposte considerazioni, l’Agenzia ritiene che i contratti stipulati tramite piattaforma elettronica sono soggetti all’imposta di bollo fin dall’origine nella misura di € 16 per ogni foglio, ai sensi dell’art. 2 della Tariffa, Parte Prima, allegata al d.P.R. n. 642/1972; detta norma, infatti, stabilisce l’applicazione dell’imposta di bollo, fin dall’origine, nella suddetta misura per ogni foglio per le “Scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie, descrizioni, constatazioni e inventari destinati a far prova tra le parti che li hanno sottoscritti”.
A conferma della correttezza di tale soluzione, l’Agenzia ha ricordato che l’art. 24 della Tariffa, Parte Seconda, recante l’indicazione degli atti, documenti e registri soggetti all’imposta in caso d’uso, stabilisce che gli “Atti e documenti di cui all’articolo 2 redatti sotto forma di corrispondenza o di dispacci telegrafici, ancorché contenenti clausole di cui all’articolo 1341 del codice civile” sono soggetti all’imposta di bollo solo in caso d’uso nella misura di euro 16,00 per ogni foglio; la nota a margine all’articolo 24 precisa, tuttavia, che “L’imposta è dovuta sin dall’origine se per gli atti e documenti è richiesta dal codice civile a pena di nullità la forma scritta”. Conseguentemente, poiché il contratto di affidamento richiede la forma scritta e la modalità informatica deve considerarsi equiparata a quest’ultima, è confermata la necessità del pagamento dell’imposta di bollo nella misura di € 16 per ogni foglio.
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