ANAC – SEGNALAZIONE DEI REATI – OPERATIVA LA PROCEDURA MESSA A PUNTO DALL’ANAC – COMUNICATO 6 FEBBRAIO 2018
Dall’8 febbraio 2018, è operativa l’applicazione informatica predisposta dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per la segnalazione, da parte dei dipendenti pubblici (c.d. whistleblower), di condotte illecite di cui siano venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, ai sensi di quanto previsto dall’art.54-bis del D.Lgs. n. 165/2001, come modificato dall’art. 1 della L. n. 179/2017, recante, “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”
Sul punto, va evidenziato che la disciplina di cui trattasi si applica non solo ai dipendenti pubblici ma anche ai lavoratori e ai collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione pubblica.
Con Comunicato del 6 febbraio 2018, l’ANAC ha precisato che tale procedura sarà l’unica in grado di garantire la riservatezza dell’identità del segnalante, che potrà accedere alla piattaforma informatica e “dialogare” con l’Autorità stessa in materia spersonalizzata tramite l’utilizzo di un codice identificativo generato dal sistema.
Pertanto, coloro che avessero già effettuato, dopo l’entrata in vigore della Legge n. 179/2017, l’inoltro di suddette segnalazioni tramite altri canali (telefoni, posta elettronica, certificata e non, protocollo generale) dovranno inviarle nuovamente utilizzando unicamente la piattaforma ANAC.
ANAC – Comunicato del Presidente 6 febbraio 2018
Segnalazioni di illeciti presentate dal dipendente pubblico (c.d. Whistleblower)
L’Autorità comunica che a partire dall’8 febbraio 2018 sarà operativa l’applicazione informatica Whistleblower per l’acquisizione e la gestione, nel rispetto delle garanzie di riservatezza previste dalla normativa vigente, delle segnalazioni di illeciti da parte dei pubblici dipendenti come definiti dalla nuova versione dell’art. 54 bis del d.lgs.165/2001. Al fine, quindi, di garantire la tutela della riservatezza in sede di acquisizione della segnalazione, l’identità del segnalante verrà segregata e lo stesso, grazie all’utilizzo di un codice identificativo univoco generato dal sistema, potrà “dialogare” con l’ANAC in maniera spersonalizzata tramite la piattaforma informatica.
Quanto sopra per evidenziare che a partire dalla entrata in esercizio del suddetto portale, potrà essere garantita la massima riservatezza esclusivamente alle segnalazioni pervenute tramite il descritto sistema. Conseguentemente si consiglia, per le segnalazioni inoltrate a partire dall’entrata in vigore della legge n. 179/2017 tramite ogni altro canale (telefono, posta elettronica, certificata e non, protocollo generale), di inviarle nuovamente utilizzando solo e unicamente la piattaforma ANAC.
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