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25.07.2016 - tributi

CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INTERVENTI DI BONIFICA E RIMOZIONE DELL’AMIANTO SUI CAPANNONI – ATTESA PER LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO ATTUATIVO

Continua l’attesa per le imprese che vogliono accedere al credito d’imposta per gli interventi, effettuati nel corso del 2016, di bonifica e rimozione dell’amianto sui propri fabbricati e capannoni.
Non è stato, infatti, ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo che determina le condizioni per la concessione del credito d’imposta e fissa il cd. “click day” per presentare le domande di ammissione al beneficio.
Come noto, l’art. 56 della legge 221/2015 (cd. “Green economy”) riconosce un credito d’imposta, pari al 50% delle spese sostenute, a favore delle imprese che effettuano, dal 1°gennaio al 31 dicembre 2016, interventi di bonifica dell’amianto sui propri beni e strutture produttive.
Il contributo è riconosciuto fino all’esaurimento dei fondi per esso stanziati nel medesimo Provvedimento, ossia circa 17 milioni di euro (5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019).
Per accedere a tali fondi viene prevista l’emanazione di un Decreto attuativo[1], contenente:
►modalità e termini per la concessione del credito d’imposta (sempre nel rispetto del criterio cronologico di presentazione delle relative domande);
► disposizioni per assicurare il rispetto del limite di spesa complessiva;
► casi di revoca e decadenza dal beneficio.
Tuttavia, nonostante il termine previsto per l’emanazione del suddetto Decreto fosse fissata per il 2 maggio 2016 (ovvero entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge), ad oggi non risulta ancora pubblicato in Gazzetta.
Tenuto conto dell’importanza per le imprese del settore di questa nuova agevolazione, l’ANCE, alla luce delle numerose richieste pervenute in sede locale, si è adoperata già da tempo, con le competenti sedi istituzionali, per sollecitare l’emanazione del suddetto Decreto attuativo.
Trattandosi di interventi rilevanti che richiedono l’investimento di cospicue somme di denaro, l’eventuale riconoscimento di un credito d’imposta (pari al 50% delle spese sostenute) diventa, infatti, determinante nelle decisioni di investimento in tali lavori[2].
Da notizie apprese in merito, il Provvedimento, dopo il via libera da parte del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sarebbe, ora, all’esame del MEF, per poi passare al vaglio della Corte dei Conti ed, infine, essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Inoltre, rassicurazioni sono state date anche con riferimento al termine in cui verrà fissato il cd. “click day”, ovvero non prima di un mese circa dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del suddetto Decreto, dimodoché le imprese interessate potranno avere tutto il tempo necessario per preparare la documentazione da inviare per accedere al beneficio.

Note:
[1] Tale Decreto deve essere emanato dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
[2] Sul punto si ricorda che lo stesso art. 56 della legge 221/2015, stabilisce che per beneficiare dell’agevolazione gli interventi devono avere un importo unitario almeno pari a 20.000 euro.


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