FONDI PER ADEGUAMENTO SISMICO DELLE SCUOLE
Il fondo per interventi straordinari della presidenza del Consiglio dei Ministri (art. 32-bis del D.L. 269/2003 ha previsto nuovi fondi per un importo di 40 milioni da dividere tra il 2012 ed il 2013.
Tali fondi sono riservati ad interventi di adeguamento e messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico ed in particolare:
– interventi di adeguamento strutturale ed antisismico di edifici scolastici pubblici, la cui necessità risulti da verifiche tecniche eseguite in coerenza con le norme tecniche riportate ndella Ord. P.C.M. 3274/2003, nel D.M. 14/09/2005 o nel D.M. 14/01/2008;
– interventi di adeguamento strutturale ed antisismico di edifici scolastici pubblici, che si riferiscano ad opere per le quali, da studi e documenti già disponibili risulti accertata la sussistenza di una condizione di rischio sismico grave ed attuale;
– nuovi edifici scolastici pubblici, nei casi in cui sia indispensabile sostituire quelli esistenti ad elevato rischio sismico per i costi eccessivi dell’adeguamento rispetto alla nuova costruzione o per obiettive e riconosciute situazioni di rischio.
Non sono consentiti gli interventi su edifici scolastici già precedentemente finanziati dal fondo o che siano strutture a destinazione mista a condizione che, per questi ultimi, non sia preventivamente garantita, con fondi non pubblici, la copertura della spesa della parte di intervento relativa alle altre destinazioni.Per poter accedere al fondo le Regioni devono predispone un piano degli interventi.Il finanziamento quindi avviene se a seguito della comunicazione dell’affidamento dell’incarico di progettazione (per il quale erogato il relativo importo), della comunicazione dell’avvenuta aggiudicazione della gara di affidamento dei lavori e del costo necessario per la relativa realizzazione, (per il quale è erogato l’80% della quota corrispondente), dell’avvenuta approvazione da parte del soggetto attuatore degli atti di contabilità finale (per la quale è erogato il saldo).
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