SPONSORIZZAZIONI DEI LAVORI RELATIVI AI BENI CULTURALI – IN GAZZETTA LE LINEE GUIDA E LE NORME TECNICHE
Sulla Gazzetta ufficiale n. 60 del 12 marzo 2013 è stato pubblicato il decreto del Ministero per i beni e le attività culturali 19 dicembre 2012 recante “Approvazione delle norme tecniche e linee guida in materia di sponsorizzazioni di beni culturali e di fattispecie analoghe o collegate”.
Il decreto mira a fare luce sull’applicazione dei contratti di sponsorizzazione per gli interventi di restauro dei beni culturali e punta a dare una compiuta definizione del contratto di sponsorizzazione, distinguendolo sia da tipologie contrattuali affini, sia da accordi di varia natura volti a stabilire rapporti di partnership pubblico-privato.
Gli obiettivi alla base delle istruzioni pubblicate sono aiutare le amministrazioni a massimizzare il vantaggio economico e stabilire un quadro di regole certe per ridurre il contenzioso.
Il decreto in argomento consta di un unico articolo con cui, ai sensi e per gli effetti dell’art. 61, comma 1, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 /Decreto Semplificazioni), è approvato l’Allegato A recante le “Norme tecniche e linee guida applicative delle disposizioni in materia di sponsorizzazioni di beni culturali, anche in funzione di coordinamento rispetto a fattispecie analoghe o collegate di partecipazione di privati al finanziamento o alla realizzazione degli interventi conservativi su beni culturali”.
L’Allegato A, dopo una puntuale premessa, contiene i seguenti capitoli:
• Cap. I – Le sponsorizzazioni dei beni culturali
• Cap. II – La programmazione e le modalità di selezione del contraente
• Cap. III – Linee guida attuative dell’articolo 120 del Codice dei beni culturali e del paesaggio
• Cap. IV – Manifesti e cartelli pubblicitari
• Cap. V – Profili fiscali (Cenni)
L’allegato, quindi, distingue tra le indicazioni che vanno considerate come “norme tecniche”, dunque con carattere precettivo, dai contenuti che invece hanno valore di linee guida, dunque di semplice orientamento.
Tra le prime figurano le regole che attengono alla compatibilità delle sponsorizzazioni con il decoro del bene culturale da tutelare e i requisiti di qualificazione delle imprese abilitate a compiere gli interventi. Tra le seconde, invece, il ministero indica le interpretazioni del quadro normativo “concernenti le modalità di affidamento dei contratti di sponsorizzazione e dei rapporti di carattere affine”.
Nel Capitolo I viene, tra l’altro, precisato che l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, con la deliberazione n. 9 dell’8 febbraio 2012, ha ritenuto che la sponsorizzazione pura, come tutti i contratti che comportano un’entrata per l’amministrazione, sia sottoposta alle norme di contabilità di Stato, le quali richiedono comunque l’esperimento di procedure trasparenti e, quindi, il rispetto dei principi di legalità, buon andamento, trasparenza dell’azione amministrativa, ma non per questo debbono trovare applicazione le norme dettate dal D. Lgs. n. 163 del 2006 per i contratti pubblici. Tuttavia per maggiore garanzia di pubblicità, trasparenza e concorrenzialità delle procedure, il legislatore ha scelto di estendere anche alla sponsorizzazione pura avente ad oggetto beni culturali la nuova disciplina dettata dall’articolo 199-bis del Codice dei contratti.
Ne consegue che anche per i contratti di questo tipo inerenti ad interventi conservativi su beni culturali l’amministrazione deve seguire la procedura in esso indicata, sempreché si tratti di contratti di valore superiore a 40.000 euro e aventi ad oggetto lavori, nonché – eventualmente – servizi e/o forniture accessori ai lavori.
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