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29.04.2013 - lavoro

INPS – LEGGE N. 228/2012 – NUOVA INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE ASPI E MINI-ASPI – CIRCOLARE N. 37/2013

Con circolare n. 37 del 14 marzo 2013, che si pubblica in calce alla presente, l’Inps ha illustrato le modifiche apportate dall’art. 1, co. 250, lettere a), b), c), d), e), della Legge 24 dicembre 2012, n. 228, alla disciplina dell’indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI, introdotta dalla Legge 28 giugno 2012, n. 92.
Nello specifico, l’Istituto, ad integrazione delle istruzioni contenute nella circolare n. 142 del 18 dicembre 2012 , fornisce i chiarimenti di seguito sintetizzati.

Durata della indennità di disoccupazione AspI
L’art. 1, co. 250, lettera a), della Legge n. 228/2012, ha modificato le lettere a) e b) del comma 11 dell’art. 2 della Legge n. 92/2012, concernenti la durata dell’indennità ASpI a regime, e cioè dal 1° gennaio 2016, in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione che si verificheranno a partire da tale data.
La nuova formulazione prevede che al periodo massimo di durata dell’indennità (che sarà di dodici mesi per i soggetti con età anagrafica inferiore a cinquantacinque anni e di diciotto mesi per i soggetti con età anagrafica pari o superiore a cinquantacinque anni) andranno detratti i periodi di prestazione eventualmente già fruiti, sia a titolo di indennità ASpI che di mini-ASpI, negli ultimi dodici o diciotto mesi, antecedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro.

Durata della indennità di disoccupazione mini-AspI
Alla lettera c), l’art. 1, co. 250, della Legge n. 228/2012, ha inoltre modificato il comma 21 dell’art. 2 della Legge n. 92/2012, relativo alla durata dell’indennità di disoccupazione mini-ASpI.
Tenuto conto del nuovo testo di tale comma, l’Inps precisa che l’indennità viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro e che, ai fini della durata, non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione della prestazione.
Qualora, invece, la corresponsione di una precedente indennità mini-ASpI sia stata fruita parzialmente, poiché interrotta per rioccupazione del beneficiario prima della fine del periodo di durata spettante, possono essere computati, ai fini di un’eventuale nuova indennità mini-ASpi, anche i periodi di contribuzione residui presi in considerazione per la precedente prestazione parziale, ma in relazione ai quali non vi sia stata una concreta erogazione della stessa prima indennità. Questi periodi di contribuzione residui devono ovviamente ricadere nei dodici mesi precedenti la data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.

Sospensione della indennità di disoccupazione mini-AspI
Sempre con riferimento all’indennità mini-ASpI, l’art. 1, co. 250, della Legge n. 228/2012, alla lettera d), sopprime il richiamo, contenuto nel comma 22 dell’art. 2 della Legge n. 92/2012, al comma 15 della stessa legge, che prevede, in caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, la sospensione fino ad un massimo di sei mesi dell’indennità in godimento.
Pertanto, nell’ipotesi di nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato del soggetto percettore dell’indennità mini-ASpI, quest’ultima è sospesa fino ad un massimo di cinque giorni, secondo il dettato dell’art. 2, comma 23, della Legge n. 92/2012.

Applicabilità delle disposizioni in materia di disoccupazione ordinaria non agricola
Infine, alla lettera e), l’art. 1, co. 250, della Legge n. 228/2012, aggiunge, nell’art. 2 della Legge n. 92/2012, il comma 24-bis, ai sensi del quale alle prestazioni collegate all’Assicurazione Sociale per l’Impiego si applicano – salvo diversa previsione ed in quanto compatibili – le norme già operanti in materia di indennità di disoccupazione ordinaria non agricola.

Inps

Roma, 14 marzo 2013

Circolare n. 37

Oggetto: Circolare n. 142 del 18 dicembre 2012 “Art.2 Legge 28 giugno 2012 n. 92 – Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita – Indennità di disoccupazione ASpI e mini–ASpI”. Modifiche ed integrazioni introdotte dalla legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Legge di stabilità 2013). Istruzioni contabili.

Premessa.
L’art. 1, comma 250, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (da ora legge di stabilità), ha apportato, tra l’altro, modifiche e integrazioni all’articolo 2 della legge 28 giugno 2012, n. 92 di riforma del mercato del lavoro relativamente alle indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI.
Si rende necessario, pertanto, precisare ed integrare le disposizioni impartite in materia con la circolare n. 142 del 18 dicembre 2012 come di seguito illustrato.

1. Durata della prestazione indennità di disoccupazione ASpI
La legge di stabilità modifica l’art. 2, comma 11, lett. a) e b), della richiamata legge di riforma del mercato del lavoro con riferimento al meccanismo di computo della durata a regime dell’indennità di disoccupazione ASpI per i nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1 gennaio 2016.
Inoltre la novella legislativa precisa l’ambito temporale entro cui va verificato l’eventuale periodo di indennità già fruito, necessario per determinare il meccanismo di detrazione. Al citato art. 2, comma 11, lett.a), infatti l’inciso ”nel medesimo periodo” è sostituito da “negli ultimi dodici mesi” e l’inciso di cui alla lett. b) del medesimo comma ”nel medesimo periodo” è sostituito da “negli ultimi diciotto mesi”.
Alla luce delle modifiche di cui sopra il punto 2.5 della richiamata circolare deve essere così precisato:
a) per i lavoratori di età inferiore ai cinquantacinque anni, l’indennità viene corrisposta per un periodo massimo di dodici mesi, detratti i periodi di indennità già eventualmente fruiti sia a titolo di indennità di disoccupazione ASpI che mini-ASpI negli ultimi dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro;
b) per i lavoratori di età pari o superiore ai cinquantacinque anni, l’indennità è corrisposta per un periodo massimo di diciotto mesi, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni, detratti i periodi di indennità già eventualmente fruiti sia a titolo di indennità di disoccupazione ASpI che mini-ASpI negli ultimi diciotto mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro.

2. Durata della prestazione indennità di disoccupazione mini-ASpI
La legge di stabilità, modificando l’art. 2, comma 21, della legge di riforma del mercato del lavoro, incide anche sul meccanismo di computo della durata dell’indennità di disoccupazione mini-ASpI là dove all’art. 2, comma 21, l’inciso “detratti i periodi di indennità eventualmente fruiti nel periodo” è sostituito da “ai fini della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione della prestazione’’.
Pertanto relativamente al punto 3.2, primo periodo, della circolare n. 142 del 2012 si precisa che l’indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro e che, ai fini della durata, non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione della prestazione.
Qualora invece la corresponsione di una precedente indennità mini-ASpI sia stata fruita parzialmente poiché interrotta per rioccupazione del beneficiario prima della fine del periodo di durata spettante, possono essere computati, ai fini di una eventuale nuova indennità mini-ASpi, anche i periodi di contribuzione residui presi in considerazione per la precedente prestazione parziale, ma in relazione ai quali non vi sia stata una concreta erogazione della stessa prima indennità. Questi periodi di contribuzione residui devono naturalmente ricadere nei dodici mesi precedenti la data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.

3. Sospensione della prestazione indennità di disoccupazione mini-ASpI
Inoltre, la legge di stabilità modifica l’art. 2, comma 22, della legge di riforma citata con riferimento alle disposizioni sull’indennità di disoccupazione ASpI applicabili anche all’indennità mini-ASpI. In particolare, per l’indennità mini-ASpI è stato espunto il richiamo al comma 15 che prevede, in caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, la sospensione fino ad un massimo di sei mesi dell’indennità in godimento .
Di conseguenza, in caso di nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato del soggetto assicurato percettore di indennità mini-ASpI, l’indennità è sospesa fino ad un massimo di cinque giorni, secondo quanto disposto dall’art. 2, comma 23, della legge di riforma.
Si confermano pertanto le disposizioni contenute nel punto 3.3 della più volte richiamata circolare.

4. Applicabilità delle norme in materia di indennità di disoccupazione ordinaria non agricola.
Infine la legge di stabilità inserisce all’art. 2 della legge di riforma il comma 24 bis, il quale prevede che alle prestazioni collegate all’Assicurazione Sociale per l’Impiego si applichino, salvo diversa previsione ed in quanto compatibili, le norme già operanti in materia di indennità di disoccupazione ordinaria non agricola.
Si confermano, pertanto, le disposizioni contenute nel punto 9 della circolare n. 142 del 2012.

5. Istruzioni contabili
…omissis…


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