27.09.2013 - tecnica

DL 63/2013: NOVITÀ SUGLI IMPIANTI TERMICI INSTALLATI NEGLI EDIFICI

DL 63/2013: NOVITÀ SUGLI IMPIANTI TERMICI INSTALLATI NEGLI EDIFICI

Con l’entrata un vigore del decreto in parola sono state introdotte alcune novità per gli impianti termici installati negli edifici .
In particolare è stato modificato il comma 9 dell’art. 5 del D.P.R. 26/08/1993, n. 412 in materia di scarichi degli impianti termici negli edifici.

Il decreto stabilisce che “Gli impianti termici installati successivamente al 31/08/2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente”.

L’obbligo di scarico a tetto non è più, dunque, limitato ai soli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari, come disposto dal D.L. 179/2012.

L’obbligo può essere derogato nei seguenti casi:

 a) si procede, anche nell’ambito di una riqualificazione energetica dell’impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che risultano installati in data antecedente al 31/08/2013, con scarico a parete o in canna collettiva ramificata;

 b) l’adempimento dell’obbligo risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell’intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale;
 c) il progettista attesta e assevera l’impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto.

Nei casi di deroga è obbligatorio installare generatori di calore a gas che, per valori di prestazione energetica e di emissioni, appartengono alle classi 4 e 5 previste dalle norme UNI EN 297, UNI EN 483 e UNI EN 15502, e posizionare i terminali di tiraggio in conformità alla vigente norma tecnica UNI 7129, e successive integrazioni.

Si ricorda che il testo vigente prevede l’obbligo di installazione di generatori di calore a gas a condensazione che, per valori di prestazione energetica e di emissioni nei prodotti della combustione, appartengano alla classe ad alta efficienza energetica, più efficiente e meno inquinante, prevista dalle citate norme UNI EN.
Nel testo sono indicate le classi 4 e 5, mentre non è più espressamente indicata la tipologia a condensazione.
I comuni dovranno adeguare i propri regolamenti alle nuove disposizioni.


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