23.03.2012 - urbanistica

LA SOPRINTENDENZA NON PUÒ ESPRIMERE UN GIUDIZIO DI MERITO SULL’AUTORIZZAZIONE RILASCIATA DA UN COMUNE

LA SOPRINTENDENZA NON PUÒ ESPRIMERE UN GIUDIZIO DI MERITO SULL’AUTORIZZAZIONE  RILASCIATA  DA  UN  COMUNE
(Consiglio di Stato, sez.VI, sentenza 398/2012)

L’intervento di ampliamento e sopraelevazione di un albergo aveva ottenuto l’autorizzazione paesaggistica dal Comune, che però era stato annullato dalla Soprintendenza.

Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente

SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale …, proposto da:  …, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. …, con domicilio eletto presso … in Roma, …, …;  contro Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliato per legge in …;  per la riforma della sentenza del T.A.R. VENETO – VENEZIA: SEZIONE II n. …, resa tra le parti, concernente AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA, RILASCIATA DAL COMUNE DI JESOLO. N. …

FATTO e DIRITTO

1. Con la sentenza di estremi indicati in epigrafe, il Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso proposto dalla società … Volto all’annullamento del decreto della Soprintendenza per i bei architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna in data …, n. … che ha annullato l’autorizzazione paesaggistica …, n. … rilasciata dal Comune di Jesolo per lavori di ampliamento e sopraelevazione dell’albergo di proprietà della società ricorrente. 
2. Per ottenere la riforma di tale sentenza la società … ha proposto appello innanzi a questo Consiglio di Stato.
3. L’appello merita accoglimento. Risulta fondato ed assorbente il motivo con cui si deduce il vizio di …. eccesso di potere per contraddittorietà e difetto di motivazione. Come in fattispecie analoghe relative al medesimo litorale, nella specie la Soprintendenza non ha rilevato vizi dell’atto di base in ordine al giudizio di compatibilità paesaggistica ivi espresso, ma ha nella sostanza esercitato un vero e proprio giudizio di diretto merito sui presupposti per l’autorizzazione paesaggistica medesima, sovrapponendo la propria valutazione a quella effettuata, con motivazione che non appare inadeguata, dal Comune di Jesolo. La Soprintendenza ha motivato, infatti, il provvedimento di annullamento sulla base di una sua propria e immediata valutazione del pregiudizio arrecato al paesaggio dell’aumento di altezza del fabbricato, che verrebbe a modificare il rapporto con la vegetazione circostante e a limitare la visuale, senza però far emergere alcun reale profilo di contraddittorietà o di carenza di motivazione dell’autorizzazione rilasciata dal Comune. Così facendo ha esulato dall’ambito del potere attribuitole dalla legge. L’appello va, pertanto, essere accolto e, per l’effetto, in riforma della sentenza appellata, deve accogliersi il ricorso di primo grado con conseguente annullamento del provvedimento impugnato.  Sussistono i presupposti per disporre la compensazione delle spese del doppio grado di giudizio. 

P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, in riforma della sentenza N. … appellata, accoglie il ricorso di primo grado. 


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