26.09.2011 - tecnica

NOVITA’ CIRCA GLI IMPIANTI ELETTRICI NEI FABBRICATI RESIDENZIALI – NORMA CEI 64-8

NOVITA’  CIRCA  GLI  IMPIANTI  ELETTRICI  NEI  FABBRICATI  RESIDENZIALI  –  NORMA CEI  64-8

Si ritiene  utile informare le imprese circa le novità che riguardano gli impianti elettrici nei fabbricati.
La nuova variante V3 della norma CEI 64-8, recentemente pubblicata ed in vigore dal primo settembre 2011, modifica alcuni articoli della Norma e introduce un documento (allegato A) dal titolo “ambienti residenziali – prestazioni dell’impianto”, che fornisce prescrizioni addizionali, ai fini delle prestazioni e della fruibilità dell’impianto elettrico dell’unità immobiliare situate all’interno dei condomini e delle abitazioni mono e plurifamiliari.
Sono esclusi dal campo di applicazione della variante, gli impianti nelle unità abitative degli edifici pregevoli per arte e storia, soggetti alla Legge 1/6/1939 n.1089, e le parti comuni degli edifici residenziali. Le prescrizioni dell’allegato si applicano ai nuovi impianti ed ai rifacimenti completi (realizzati successivamente al 1/09/2011).
Le principali novità riguardano gli interruttori differenziali e le dotazioni minime degli impianti all’interno delle abitazioni.

Interruttori differenziali
Oltre ad alcune correzioni di carattere formale (agli articoli 314.1 parte commento, 526.1 parte commento, capitolo 53, parte commento), in cui si introducono i riferimenti al nuovo allegato, la variante fa riferimento alla Norma CEI EN 62423 “Interruttori differenziali di Tipo B con e senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari”.
La variante approfondisce quanto introdotto (CEI 64-8 ed. V1 del 2007) all’articolo 531.2.1.4, circa la protezione contro le correnti di guasto non sinusoidali.
Viene infatti sostituito il commento, ed introdotta la classificazione dei dispositivi di protezione tenendo conto, come vedremo in seguito, della EN 62423. Vengono inoltre aggiunte prescrizioni circa la selettività degli interruttori e sul numero minimo di dispositivi, nonché prescrizioni sul differenziale posto a protezione del montante.

Dotazioni minime
La variante, pur riconoscendo che il dimensionamento e le dotazioni dell’impianto elettrico devono restare frutto dell’accordo tra progettista installatore e committente, introduce criteri e dotazioni minimi facendo riferimento a tre livelli di prestazioni.
Il livello 1 individua la dotazione minima perchè l’impianto elettrico possa considerarsi conforme alla norma CEI 64-8. Tale livello prevede, in particolare, un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia del locale di installazione e un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento.
Il livello 2 prevede, rispetto al livello 1, un aumento delle dotazioni e dei componenti e l’aggiunta di servizi ausiliari quali il videocitofono e l’anti-intrusione.
Il livello 3 prevede, rispetto ai livelli 1 e 2, un ulteriore aumento delle dotazioni e l’introduzione della domotica.
 
Quadri, giunzioni ed altre prescrizioni impiantistiche
In unità abitative di superficie fino a 75 m2 gli impianti devono essere dimensionati in modo da poter stipulare un contratto con potenza contrattuale impegnata fino a 3 kW, e 6kW per superfici
superiori.
La sezione del montante non deve essere di sezione inferiore a 6 mm2.
Le abitazioni devono essere dotate di uno o più quadri di distribuzione dimensionati per il 15% in più dei moduli installati (con un minimo di due moduli) per consentire ampliamenti successivi .
Deve essere presente un interruttore generale, correttamente identificato ed accessibile all’utente. Il quadro principale dell’unità abitativa deve essere inoltre raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall’impianto di terra dell’edificio, al fine di permettere la corretta messa a terra degli scaricatori di sovratensione.
Altre dotazioni ritenute minime dalla variante:
– Le prese TV in ambienti quali soggiorno, camera da letto, studio e cucina devono avere accanto la predisposizione per 6 prese energia. Eventuali prese TV in altri ambienti devono avere accanto almeno una presa energia.
– Accanto ad ogni presa dati o telefonica deve essere installata almeno una presa energia.
– In ogni locale deve essere installata una delle prese deve essere installata in prossimità della porta.
– L’interruttore luci del locale deve essere installato vicino alla porta di accesso, indifferentemente all’interno o all’esterno del locale corrispondente.
– Il comando dei punti luce non direttamente visibili deve essere associato ad una spia di segnalazione integrata atta a segnalare lo stato di “acceso” dell’apparecchio comandato.
– Si consiglia che i punti prese della cucina e il punto presa destinato ad alimentare la lavabiancheria siano in grado di ricevere almeno una spina S30 e di predisporre, in prossimità del tubo di ingresso del gas l’alimentazione elettrica per una eventuale elettrovalvola di intercettazione del gas.

Interruttori differenziali
Fruibilità e prestazioni
Per garantire la una certa continuità di servizio, la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno due interruttori, e se presente, l’interruttore differenziale posto a protezione del montante (che secondo la nuova variante deve avere sezione minima 6 mmq) deve garantire selettività totale nei confronti delle protezioni differenziali a valle.
Se differenziale, l’interruttore generale deve garantire selettività totale nei confronti di tutti gli interruttori a valle, oppure deve essere dotato di dispositivo di richiusura automatica.


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