28.11.2007 - tributi

COMPITI E MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEGLI OSSERVATORI REGIONALI PER L’ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE ALLE REALTÀ ECONOMICHE LOCALI. . (Circolare Ag. Entrate 26/10/07, n. 58/E)

COMPITI E MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEGLI OSSERVATORI REGIONALI PER L’ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE ALLE REALTÀ ECONOMICHE LOCALI COMPITI E MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEGLI OSSERVATORI REGIONALI PER L’ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE ALLE REALTÀ ECONOMICHE LOCALI
(Circolare Ag. Entrate 26/10/07, n. 58/E)

Con il provvedimento 8 ottobre 2007 (in G.U. 23 ottobre 2007, n. 247), l’Agenzia delle Entrate ha istituito i nuovi Osservatori regionali per l’adeguamento degli studi di settore alle realtà economiche locali, sopprimendo contestualmente gli Osservatori provinciali istituiti con decreto 15 aprile 1999. La circolare n. 58/E/2007 approfondisce i compiti e le modalità di funzionamento degli Osservatori regionali, che avranno un ruolo rilevante sul versante operativo, fornendo elementi di dettaglio sulle realtà economiche territoriali che potrebbero determinare criticità nelle varie fasi dell’accertamento basato sugli studi.

Istituzione e funzioni
Gli Osservatori regionali per gli studi di settore – che devono essere costituiti entro il 31 dicembre 2007, presso ciascuna Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e presso le Direzioni provinciali di Bolzano e di Trento – hanno la funzione di individuare eventuali elementi che caratterizzino, a livello locale, l’esercizio delle attività economiche oggetto degli studi di settore.
Più in dettaglio, gli Osservatori hanno il compito di individuare:
– le particolari condizioni economiche o produttive, tipiche di alcune zone o distretti, che spiegano i comportamenti economici dei soggetti che operano in quei territori, anomali e diversi da quelli già analizzati dagli studi di settore;
– le situazioni, riscontrabili a livello locale o regionale, che denotino evidenti criticità di alcuni settori o di alcune categorie di soggetti, o che rivelino, al contrario, condizioni di forte sviluppo ed espansione economica territoriale;
– qualsiasi informazione che possa essere di ausilio per cogliere le problematiche legate all’ambito territoriale, al fine di migliorare la capacità degli studi di settore a rappresentare la realtà alla quale si riferiscono,
– concentrando l’attenzione su aspetti che, per il loro carattere di novità o specificità , non siano già stati considerati e possono segnalare incongruenze emerse in sede di applicazione che, conseguentemente, si riflettono in una non adeguata capacità degli studi a rappresentare la complessa realtà cui si riferiscono.
Un’ulteriore funzione dei nuovi Osservatori è di consentire di individuare meglio, a livello territoriale, i soggetti che esercitano l’attività in condizioni di marginalità economica.

Composizione
La funzione di Presidente di ogni Osservatorio viene espletata dal Direttore regionale (o provinciale per Trento e Bolzano) dell’Agenzia delle Entrate.
La funzione di vice-Presidente è esercitata da un Dirigente – che abbia coordinato, diretto o effettuato attività di accertamento basata sugli studi di settore – nominato presso ciascuna Direzione regionale (o provinciale).
Gli altri componenti dell’Osservatorio sono individuati tra il personale dell’Agenzia delle Entrate e i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.
Per quanto riguarda i rappresentanti delle categorie economiche, il provvedimento istitutivo fa riferimento:
– ad un rappresentante per ciascuna delle associazioni di categoria dell’industria, del commercio e dell’artigianato, più rappresentative a livello regionale;
– a due rappresentanti degli ordini professionali degli esercenti arti e professioni economiche e giuridiche, ad un rappresentante per gli ordini professionali degli esercenti arti e professioni tecniche e ad un rappresentante per gli ordini professionali degli esercenti arti e professioni sanitarie.
Ai componenti dell’organismo non spetta alcun compenso.

Operatività
Nei casi in cui l’attività dell’Osservatorio evidenzi una chiara e incontestabile situazione che provoca anomalie nell’applicazione degli studi di settore, ovvero in tutti i casi in cui lo ritenga opportuno, il presidente dell’Osservatorio può fornire direttamente indicazioni agli Uffici locali relativamente al comportamento da tenere in sede di accertamento o sugli eventuali atti da adottare. Il contenuto delle direttive impartite agli uffici deve, comunque, essere trasmesso alla Direzione Centrale Accertamento ed essere comunicato anche ai componenti dell’Osservatorio regionale.
Entro il 31 gennaio di ciascun anno, gli Osservatori regionali provvedono a predisporre una relazione sulle attività e sulle principali problematiche trattate nel corso dell’anno precedente, che viene inviata alla Direzione Centrale Accertamento e pubblicata sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.


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