ICI – DETERMINAZIONE DEL VALORE DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA
ICI – DETERMINAZIONE DEL VALORE DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA ICI – DETERMINAZIONE DEL VALORE DEGLI IMMOBILI D’IMPRESA
(Cass., Sez. Trib., Sent. 15/3/05, n.5565)
La Corte di Cassazione ha chiarito i presupposti di applicazione della norma in tema di ICI che consente di ricavare il valore degli immobili dividendo il costo complessivo per i metri quadrati di ogni unità (art. 5, comma 3, D.Lgs. 504/1992).
La disposizione indica come condizioni l’appartenenza di tutti i beni immobili al gruppo catastale D, e la distinta contabilizzazione degli stessi.
Il dato letterale della norma distintamente contabilizzati e il dato logico ermeneutico della stessa impongono di interpretare la sua ratio giustificatrice nella puntuale correlazione che deve sussistere in ordine ai singoli fabbricati tra il costo indicato nelle scritture contabili e la futura rendita da attribuirsi agli immobili stessi all’atto dell’iscrizione in catasto. La temporanea utilizzazione di un imponibile presunto ai fini tributari presuppone necessariamente la concomitante presenza di tutti i presupposti previsti ex lege, quindi la futura appartenenza alla categoria catastale sub D e la distinta contabilizzazione dei costi con riferimento all’importo risultante dalle scritture contabili dell’impresa. L’operazione di ricavare il valore dividendo il costo complessivo per i metri quadrati di ogni unità impone, in ogni caso, il raggruppamento di fabbricati omogenei.
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