11.03.2004 - economia

NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE PER LE CASE POPOLARI E CANONE MODERATO

NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE PER LE CASE POPOLARI E CANONE MODERATO NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE PER LE CASE POPOLARI E CANONE MODERATO
Il nuovo Regolamento, approvato dal Consiglio della Regione Lombardia in data 3 febbraio 2004, recante “Criteri generali per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”, definisce le nuove procedure per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (erp), cioè gli alloggi realizzati o recuperati da enti pubblici a totale carico o con il concorso/contributo dello Stato o della Regione, ma anche quelli acquisiti, realizzati o recuperati dagli Enti Locali e da enti pubblici per le finalità sociali proprie dell’erp.
Il nuovo Regolamento definisce, inoltre, tre tipologie abitative:
· l’edilizia residenziale a canone moderato;
· l’edilizia residenziale a canone sociale;
· la locazione temporanea.

Edilizia residenziale a canone moderato
Il “canone moderato” rappresenta la novità assoluta di questo Regolamento, che va ad affiancarsi al più tradizionale canone sociale.
E’ un canone rivolto ad una tipologia di utenti che vivono in condizioni economiche non tanto basse da poter rientrare nella fascia del canone sociale, ma nemmeno tanto alte da poter sostenere un canone a valori di mercato.
Possono accedere a questa nuova tipologa di edilizia residenziale i nuclei familiari aventi un reddito non superiore a 17.000 € – calcolato secondo le regole ISEE ((Indice valutativo della condizione socio economica che tengono conto di una serie di parametri che vanno dalla condizione familiare a quella abitativa, da quella economica a quella dell’anzianità di residenza in Regione Lombardia.
La Giunta regionale emanerà appositi bandi per realizzare edilizia residenziale da assoggettare a questa nuova tipologia di canone.

Edilizia residenziale a canone sociale
E’ la più tradizionale edilizia residenziale destinata alle famiglie che si trovano in particolare stato di bisogno.
Il nuovo Regolamento ha provveduto ad innalzare i limiti massimi di reddito per accedere alle graduatorie per l’assegnazione di questa tipologia di alloggi. Grazie a questa novità, il limite di reddito, espresso come valore ISEE, viene fissato sui 14.000 € annuali. Potranno così accedere alle graduatorie fasce di popolazione che, nonostante abbiano un lavoro, non sono nelle condizioni di trovare un alloggio.

Locazione temporanea
La Regione Lombardia estende questa tipologia di locazione (originariamente prevista dalla legge 431/98 solo per i lavoratori con contratto temporaneo) anche ad altre categorie di persone aventi l’esigenza di soggiornare in Regione Lombardia per un periodo di tempo limitato.
Una serie di altre novità introdotte dal Regolamento riguardano:
· le procedure di accesso all’edilizia residenziale pubblica: i bandi saranno sempre aperti e le graduatorie aggiornate con cadenza semestrale da parte dei Comuni;
· le procedure per l’assegnazione degli alloggi: non saranno più curate dalle Commissioni Comunali, ma redatte con l’utilizzo di un software informatico. Le case rese libere dovranno essere riassegnate dai Comuni entro 30 giorni, al fine di ottimizzarne l’utilizzo;
· i criteri per la valutazione della situazione socio-economica del richiedente e della sua famiglia: un indice considera la condizione familiare (ossia la presenza di anziani, portatori di hsndicap, figli minori, ecc.), la condizione economica (calcolata attraverso la parametrazione del reddito e del patrimonio familiare), la condizione abitativa (ossia la presenza di sfratto esecutivo, la convivenza in alloggi sovraffollati o inagibili, ecc.) e l’ “anzianità di residenza” in Lombardia;
le misure per la lotta all’abusivismo: non è più prevista alcuna sanatoria per chi occupa senza titolo una casa di edilizia residenziale pubblica. Chi ha occupato abusivamente case popolari non può presentare nuove domande di erp per un periodo di 5 anni.


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