01.12.2004 - lavori pubblici

APPALTI PUBBLICI – IL RICORSO PUO’ ESSERE PROPOSTO ANCHE DA UN’IMPRESA CHE NON SAREBBE RIMASTA AGGIUDICATARIA

APPALTI PUBBLICI – IL RICORSO PUO’ ESSERE PROPOSTO ANCHE DA UN’IMPRESA CHE NON SAREBBE RIMASTA AGGIUDICATARIA APPALTI PUBBLICI –  IL RICORSO PUO’ ESSERE PROPOSTO ANCHE DA UN’IMPRESA CHE NON SAREBBE RIMASTA AGGIUDICATARIA
(Consiglio di Stato, Sez. V, Decisione 7 settembre 2004, n. 5878)

DIRITTO
L’eccezione d’inammissibilità del ricorso di Edil Cav contro l’esclusione dalla gara, formulata dalla resistente, è infondata: è stato altre volte osservato (vedansi Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, 23 agosto 2000 n. 398 e 20 gennaio 2001 n. 14), che l’esclusione da una procedura concorsuale costituisce atto lesivo per il destinatario, il quale può impugnarlo senza dover dimostrare che avrebbe vinto la gara o il concorso; né il giudice amministrativo è tenuto a svolgere istruttoria al riguardo, salva la possibilità di dichiarare inammissibile l’impugnazione stessa quando risulti positivamente la sua inutilità (cosa che, nella specie, non risulta).
Nel merito l’appello è infondato, perché, come già ha esaurientemente stabilito il giudice di primo grado, sia la prescrizione relativa al documento da presentare sia la clausola d’esclusione erano chiare, e non lasciavano all’autorità di gara altra possibilità se non quella d’escludere l’appellante. Ovviamente, non fa nessuna differenza che la concorrente avesse omesso di presentare il documento o lo avesse inserito per errore nella busta contenente l’offerta, dal momento che, come pure è già stato chiarito all’appellante dall’amministrazione comunale nella nota del 25 febbraio 2004, l’autorità di gara non può (pena l’invalidità della gara) prendere contezza delle offerte se non dopo aver verificato la completezza e regolarità della documentazione prescritta per la partecipazione.


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