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01.05.1999 - urbanistica

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA – RIPARTIZIONI FONDI EX GESCAL

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA – RIPARTIZIONI FONDI EX GESCAL EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA – RIPARTIZIONI FONDI EX GESCAL

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 1 aprile 1999 e’ stata pubblicata la Delibera CIPE n. 153 del 22 dicembre 1998 con la quale, accogliendo la proposta del Comitato per l’edilizia residenziale – CER, si e’ provveduto a ripartire tra le Regioni tutti i fondi ex Gescal disponibili alla data del 31 dicembre 1998, nonche’ l’ultima quota di finanziamenti per l’edilizia agevolata prevista dalla legge 179/92.
I fondi ex Gescal, relativi alle annualita’ 1996 – 1997 – 1998 ed al maggior gettito 1995, sono pari a lire 1891,76 mld, mentre quelli per l’edilizia agevolata sono pari a lire 9,7 mld. Entrambi gli stanziamenti sono gia’ al netto dei vari accantonamenti previsti dalla legge 457/78 (interventi per le calamita’, per l’edilizia sperimentale, per la soppressione delle barriere architettoniche), dalla legge 431/98 (fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione), dalla Delibera CIPE 6 maggio 1998 (terremoto Marche ed Umbria).
La Delibera CIPE 22 dicembre 1998 assume una particolare importanza poiche’ ripartisce gli ultimi fondi disponibili per l’edilizia residenziale pubblica derivanti dalla contribuzione ex Gescal (scaduta al 31 dicembre 1998). In conseguenza del completo trasferimento alle Regioni di ogni competenza in materia di edilizia residenziale pubblica (vedi L. 59/97 e D.L.vo n. 112/98), per il futuro l’onere di reperimento delle risorse sara’ quindi a carico di queste ultime.
Proprio in considerazione del trasferimento della competenza alle Regioni, che svincola l’utilizzo dei fondi per ben individuate tipologie edilizie (recupero, nuova costruzione, locazione ecc.), appare ora difficile:
– ipotizzare il numero degli alloggi realizzabili (nuova costruzione e recupero);
– individuare il moltiplicatore tra finanziamento pubblico ed investimento privato;
– definire le tipologie di intervento a seconda del finanziamento (edilizia sovvenzionata con totale copertura dei costi, agevolata per la locazione permanente, edilizia agevolata per la locazione a termine e/o con patto di futura vendita ecc.).

CONTENUTI
Nel merito dei contenuti della Delibera,  si ricordia che essa ripartisce:
– i fondi ex Gescal relativi
maggior gettito 1995 = ml 500,16 (521 mld prima degli accantonamenti) di cui £.70.502.053.440 per la sola Lombardia
annualita’ 1996-1997-1998 = mld 1391,6 (3651 mld prima degli accantonamenti)
– i fondi per l’edilizia agevolata
biennio 1995-1996 = 9,7 mld. di cui £. 1.447.113.900 per la Lombardia.
Mentre per le annualita’ 1996-1997 si tratta delle risorse effettivamente introitate, per il 1998 si fa riferimento, ovviamente, ad una stima e pertanto, non appena saranno disponibili i dati definitivi si provvedera’, sempreche’ vi siano maggiori disponibilita’, ad una nuova ripartizione seguendo i criteri di quella odierna.
Per l’individuazione delle quote assegnate a ciascuna regione il CIPE, seguendo le indicazioni del CER, ha fatto riferimento, per il maggior gettito 1995, alle percentuali gia’ individuate nella Delibera CIPE 16 marzo 1994 (biennio 1994-1995), mentre per le annualita’ 1996-1997-1998 e’ stato necessario operare un riequilibrio a favore delle regioni del Centro-Nord a seguito di alcune sentenze del TAR Lazio che hanno dichiarato illegittima l’assegnazione del 70% delle risorse alle Regioni del Sud.
Tra gli accantonamenti piu’ rilevanti segnaliamo quelli relativi al fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione (1800 mld) previsto dalla legge 431/98 (riforma del settore locativo) che l’ANCE ha fortemente contrastato ottenendo un ordine del giorno del Parlamento con il quale si impegna il Governo a reperire risorse in misura pari a quelle assegnate al fondo stesso, nonche’ quello per il terremoto nelle Marche ed Umbria (358 mld).

PROCEDURE
In merito alle procedure di impiego delle risorse, osserviamo che il mutamento del quadro di riferimento legislativo intervenuto a seguito del Decreto legislativo 112/98 non consente di utilizzare le procedure ed i termini a suo tempo previsti per l’impiego delle risorse di cui alla precedente Delibera CIPE del 16 marzo 1994 e pertanto l’ANCE si e’ gia’ attivata presso il Ministero dei lavori pubblici affinche’, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, anche in adesione alle indicazioni del citato Decreto legislativo 112, si individuino celermente le procedure per il trasferimento delle risorse, di cui alla Delibera, dallo Stato alle Regioni.
Nello stesso tempo si ricordia che, per quanto attiene ai termini per l’individuazione dei soggetti attuatori, delle localizzazioni e dell’inizio lavori, si fara’ invece riferimento ai contenuti della legge 179/92 come successivamente integrata e modificata.


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