SICUREZZA SUL LAVORO – UTILIZZAZIONE GRU PER SOLLEVAMENTO PERSONE – CIRCOLARE MINISTERO LAVORO
SICUREZZA SUL LAVORO – UTILIZZAZIONE GRU PER SOLLEVAMENTO PERSONE – CIRCOLARE MINISTERO LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO – UTILIZZAZIONE GRU PER SOLLEVAMENTO PERSONE – CIRCOLARE MINISTERO LAVORO
Si pubblica qui di seguito la circolare n. 103/98 del Ministero del Lavoro con la quale viene chiarito come, in applicazione dell’art. 184 del DPR n. 547/55, il sollevamento di lavoratori mediante gru e altri apparecchi di sollevamento muniti di cestelli portapersone e l’effettuazione di lavorazioni sostando su detti cestelli è consentito, purchè siano adottate, in relazione allo specifico utilizzo, le cautele e le avvertenze suggerite dalla buona tecnica.
Tali misure di buona tecnica sono ricapitolate nella parte finale della circolare e l’utilizzatore sceglierà tra queste, quelle ritenute necessarie per le varie situazioni di utilizzo.
Ministero del Lavoro
Circolare n. 103/98
Oggetto: DPR n. 547/55, art. 184 – Applicabilita’ a lavori in altezza effettuati con l’utilizzo di cestelli di lavoro – Parere –
E’ stato chiesto di conoscere se, nel quadro della legislazione vigente, sia ammesso l’impiego di apparecchi destinati al sollevamento e trasporto di materiali per sollevare anche speciali attrezzature quali ceste, piattaforme e simili, per l’esecuzione di determinati lavori in altezza – caratteristici delle attivita’ impiantistiche, dell’industria delle costruzioni e della cantieristica navale – comportanti, oltre al vero e proprio sollevamento (inteso come lo spostamento da una quota ad un altra), anche lo stazionamento alla quota di lavoro degli operatori ad essi addetti.
Al riguardo si fa, preliminarmente,. osservare che l’uso dei mezzi di cui al Capo I del Titolo V del DPR n 547/55 per effettuare operazioni diverse da quelle strettamente connesse alla loro destinazione costruttiva e’ previsto e regolamentato dall’art. 154 del DPR n. 547/55, ed ammesso limitatamente al sollevamento o trasporto di persone in particolare, va precisato che, il legislatore non limita l’impiego di tali mezzi di sollevamento a particolari tipi di operazioni ma ne condiziona l’uso alla previa apposizione di efficaci dispositivi di sicurezza, o qualora cio’ non sia tecnicamente possibile, alla adozione di idonee misure precauzionali. Inoltre nel medesimo articolo, viene ammesso esplicitamente l’uso dei mezzi in discorso (con le cautele viste) per sollevare persone anche per eseguire sole operazioni di riparazione e di manutenzione, le quali sono operazioni che -per loro natura – comportano la necessita’ che l’operatore addetto stazioni in altezza presso l’opera da riparare o sottoporre a manutenzione, e che possono essere eseguite in sicurezza solo a bordo di attrezzature e con il rispetto di procedure le une e le altre specificamente mirate al controllo dei rischi della particolare operazione.
Ne deriva l’ammissibilita’ dell’impiego di tali mezzi quando si tratti di sollevare e mantenere in quota piattaforme di lavoro o attrezzature similari destinate a costituire posto di lavoro per operazioni da eseguirsi in altezza.
Peraltro, che la nozione di sollevamento utilizzata dal legislatore nell’art. 154 del DPR n. 547/55 si possa ritenere comprensiva anche di quella di sospensione e stazionamento in quota, oltre che dalle considerazioni che precedono, e’ confermato dalla lettura del punto 0.2.1 dell’allegato A al D. M. 4 3.82, dove, in tema di disposizioni tecniche per la costruzione e l’impiego dai ponteggi sospesi motorizzati (definiti come piattaforme o navicelle di qualsiasi forma geometrica sollevate da argani a motore destinate al sollevamento di persone e materiali inerenti il lavoro da eseguire…..) il medesimo termine di sollevamento e’ riferito alle persone e materiali inerenti il lavoro da eseguire, lavoro che, dovendo essere effettuato in quota, presuppone lo stazionamento dell’attrezzatura da sollevare.
Come piu’ sopra detto, per rendere sicuro siffatto impiego dell’insieme costituito dall’apparecchio di sollevamento e dalla struttura di lavoro ad esso sospesa, il datore di lavoro deve osservare una serie di adempimenti che vanno dall’applicazione di dispositivi di sicurezza all’adozione di misure precauzionali. A questo riguardo si ritiene opportuno far rilevare la disponibilita’ di norme di buona tecnica (ad es. si vedano l’Allegato C della ISO 12480-1, per gli aspetti dell’organizzazione dei lavori ed il CEN prEN 12077-5-1 per le caratteristiche costruttive delle attrezzature) e fornire un elenco indicativo, di elementi di valutazione, da prendersi in considerazione a seconda delle singole situazioni e casistiche operative, utili per realizzare condizioni di sicurezza per queste particolari situazioni di lavoro.
Requisiti di sicurezza per la navicella:
· resistenza strutturale adeguata alte sollecitazioni (carichi e spinte) prevedibili, in condizioni normali o eccezionali
· configurazione adatta ai lavori da eseguirsi ed ai rischi di caduta nel vuoto
· disponibilita’di dispositivi di comunicazione sicura tra i lavoratori sulla navicella e l’operatore addetto alla manovra dal mezzo di sollevamento
· disponibilita’ dei necessari spazi operativi al di sopra del piano di lavoro
· limitazione delle velocità di sollevamento-spostamento
· disponibilita’ a bordo navicella di un comando per l’arresto di emergenza, ove cio’ sia tecnicamente possibile e sempreche’ non induca altri rischi,
· disponibilita’ a bordo navicella di punti di attacco per cinture di sicurezza
· struttura di sospensione in grado di mantenere l’orizzontalita’ della navicella
· struttura di sospensione con ridotta sensibilita’ alla rotazione attorno all’asse verticale
· disponibilita’ di sistemi di ancoraggio all’opera servita per il controllo delle oscillazioni sistemi sicuri ed agevoli per l’accesso a bordo
Procedure comportamentali
· nomina di un sovrintendente alle operazioni o di un capomanovra
· impiego di personale specificamente addestrato
· assistenza continua terra-bordo
· uso dei mezzi personali di protezione (in particolare cinture di sicurezza)
· codifica dei messaggi (segnaletica vocale/gestuale) di sicurezza terra-bordo a viceversa
· assistenza al manovratore dall’apparecchio di sollevamento, ove la presenza di ostacoli nel suo campo visivo non consenta di rilevare direttamente la posizione della navicella durante tutte le fasi di movimentazione della stessa
· individuazione dei parametri ambientali limite per l’operativita’ (condizioni atmosferiche, climatiche, di visibilita’. ecc)
· individuazione e controllo delle possibili cause di interferenza tra strutture fisse e navicella durante i movimenti lungo l’opera servita
· procedure per il recupero dei lavoratori trasportati in caso di emergenza
· procedure per il recupero dei lavoratori trasportati in caso di guasto dell’apparecchio di sollevamento
ANCE Brescia - Riproduzione e utilizzazione riservata ai sensi dell’art. 65 della Legge n. 633/1941