01.12.1998 - ambiente

AMBIENTE – NUOVO MANUALE DI TRANSCODIFICA DEI CODICI RIFIUTO

AMBIENTE – NUOVO MANUALE DI TRANSCODIFICA DEI CODICI RIFIUTO AMBIENTE – NUOVO MANUALE DI TRANSCODIFICA DEI CODICI RIFIUTO (Ministero ambiente, Comunicato stampa 19/11/98)
Le imprese che, nel corso del 1998, hanno registrato i rifiuti prodotti e gestiti secondo il Catalogo europeo dei rifiuti (CER) non dovranno riformulare le impostazioni dei registri e formulari, bensì effettuare la comunicazione annuale al Catasto dei rifiuti con i codici CER già utilizzati prima della pubblicazione del nuovo manuale di transcodifica (allegato al D.M. n. 372/1998), che non può avere effetto retroattivo.
Tale manuale deve essere, infatti, utilizzato solo da coloro che, nel corso del 1998, hanno continuato ad usare i codici del Catalogo italiano dei rifiuti (CIR), nonostante il decreto “Ronchi” abbia introdotto l’obbligo di procedere alla codifica dei rifiuti secondo il CER (D.Lgs. n. 22/1997).Tali soggetti, peraltro, dovranno utilizzare il manuale solo per compilare la dichiarazione da inviare al Catasto rifiuti, per consentire l’acquisizione di dati omogenei e una corretta elaborazione degli stessi.
Dal 1° gennaio 1999, invece, i codici CER individuati dal manuale di transcodifica dovranno essere utilizzati da tutte le imprese obbligate, sia per la compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti prodotti e gestiti in tale anno, sia per la comunicazione da effettuare al Catasto nel 2000.
Per i rifiuti non pericolosi sottoposti a recupero, il Ministro dell’ambiente ha evidenziato che il manuale di transcodifica non riporta i codici CIR (ex codici M) dei rifiuti non pericolosi sottoposti a procedura semplificata di recupero (artt. 31 e 33, D.Lgs. n. 22/1997), perché tali rifiuti erano già stati individuati, con i relativi codici CER, da un precedente decreto (D.M. 5 febbraio 1998).
Le relative registrazioni e comunicazioni al Catasto dovranno, perciò, essere effettuate utilizzando tali codici.


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